Cappella-Cripta di San Marco a Massafra

Chiesa rupestre di San Marco
a cura di Sara Rutigliano, Veronica Santoni, pubblicato il 15/04/2022

L’insieme delle chiese rupestri presenti nelle gravine di Puglia è stato denominato anche “Tebaide” del Sud Italia. In queste gravine, luoghi solitari, di grande quiete e silenzio, le persone si ritiravano per vivere in preghiera e in solitudine, come accadeva nella regione desertica dell’Alto Egitto, avente per capitale Tebe, nella quale si sviluppò anticamente una vita eremitica orientata verso forme monastiche in cenobî.

Strusi Vittorio Antonio, Veduta panoramica della "Gravina di San Marco", 18 December 2020 Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0, Per maggiori informazioni sulle licenze aperte consultare il sito: https://creativecommons.org/.
Strusi Vittorio Antonio, Veduta panoramica della "Gravina di San Marco", 18 December 2020

dal Catalogo

La cittadina di Massafra è adagiata ai piedi della Murgia tarantina e nel Parco Naturale Regionale Terre delle Gravine. Le gravine sono formazioni rocciose carsiche frutto dell’erosione, e raggiungono spesso anche una profondità che va oltre i 100 metri, dando loro un aspetto che può anche ricordare da vicino quello di un canyon.

La gravina di San Marco divide in due parti la cittadina di Massafra, visitabili entrambe grazie a ponti che le collegano.

Nella gravina di San Marco sono state costruite tre chiese di grande rilievo: Santa Marina, San Marco e la più nota cripta della Candelora.

Il primo scavo della roccia per creare l’ambiente adibito ad ospitare la Chiesa di San Marco risale probabilmente al VI secolo. L’area absidale della Chiesa però è considerata dal Caprara un’aggiunta risalente all’XI secolo.

Alla chiesa si accede attraverso un profondo nartece con due arcosoli ad uno dei quali è collegato un pannello devozionale con l’effigie di San Marco e l’invocazione dei committenti.

La Chiesa di San Marco presenta un’aula centrale divisa da due pilastri centrali. Oltrepassata l’aula centrale si accede a due celle comunicanti che precedono le due absidi simmetriche.

Non vi è traccia di un programma decorativo dipinto, mentre di rilievo è la decorazione architettonica (pilastri polilobati, semicolonne, lesene, capitelli a nastro e a volute; si notino le colonnine angolari all'imbocco delle absidi).

Cliccando è possibile visualizzare tutte le schede dall’Archivio storico delle schede di catalogo dell’ICCD Cliccando è possibile visualizzare tutte le schede dall’Archivio storico delle schede di catalogo dell’ICCD

Bibliografia

Abatangelo L., Chiese-cripte e affreschi Italo-bizantini di Massafra, Taranto, 1968 , p.

Caprara R., La chiesa rupestre di San Marco a Massafra, Materiali per lo studio degli insediamenti rupestri medioevali della Puglia e del Materano, Firenze, 1979 , p.

Dell’Aquila F., Messina A., Il Templon delle chiese rupestri dell’Italia meridionale, «Byzantion», 59, Leuven/Louvain, Belgium, 1989 , pp. pp. 20-47

Bibliografia in rete

Itinerari culturali del medioevo pugliese, (LINK)

altri approfondimenti


Altre risorse