Castello del Conte Stella-Caracciolo di San Eramo a Palagiano

Castello Stella Caracciolo
a cura di Sara Rutigliano, Veronica Santoni, pubblicato il 22/04/2022

Francesco, Castello Stella-Caracciolo e casegrotte, Palagianello,  5 agosto 2007 Wikimedia Commons, CC BY 2.0
Francesco, Castello Stella-Caracciolo e casegrotte, Palagianello, 5 agosto 2007

dal Catalogo

La costruzione del Castello di Palagianello fu iniziata probabilmente nella prima metà del XVI secolo ad opera della famiglia Domini Roberti e in seguito, il castello passò ai marchesi De Ribera e ai conti Stella Caracciolo nel ‘600, per finire, negli anni ’30, alla famiglia Basile di Taranto e, negli anni ’80, al Comune di Palagianello.

Il Castello, costruito in pietra màzzara, esternamente riflette l’articolazione interna a due livelli grazie alla decorazione di un toro marcapiano che separa il piano terra, appena inclinato a scarpata, dai piani superiori che si elevano verticalmente. Ben evidenti sono i segni architettonici che esprimono la funzione difensiva dell’edificio, come alla sommità un cornicione continuo e la presenza di numerose feritoie.

L’impianto è quadrangolare con un grande cortile centrale e quattro torrioni agli angoli esterni.

L'ingresso attuale del castello è posto sul lato sud. Originariamente si accedeva al Castello da ovest attraverso un ponte levatoio situato sopra un fossato, ancora oggi esistente. Tale ponte levatoio è stato sostituito, probabilmente nell’800, da un ponte in muratura a due archi. L’ingresso originario fu chiuso per ricavarne una cappella in onore della Vergine dei sette dolori progettata dall'architetto Gabriele Califano, su commissione del conte Antonio Stella Caracciolo. La Cappella è stata data in uso perpetuo dal Conte Caracciolo alla Confraternita dell'Addolorata.

Il piano terra ospita i magazzini e le stalle. In una stanza al piano terra è localizzata una botola che porta ad un passaggio segreto che sfocia nella gravina di Palagianello.

Tramite una scalinata monumentale del cortile centrale si accede agli ambienti dei piani superiori, una volta adibiti ad abitazione del feudatario.

Al primo piano vi è un salone di rappresentanza, dove si riuniva la nobiltà per feste e banchetti, attualmente utilizzato per svolgere attività culturali. Sul pavimento vi sono ancora due pezzi della pavimentazione originaria a “coccio pesto”. Sulla volta, a padiglione ribassata, è dipinto lo stemma della famiglia Caracciolo Stella.

Il Castello è monumento nazionale dal 1924.

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