Chiesa del Santo Sepolcro a Barletta
La Basilica del Santo Sepolcro ha sempre avuto un ruolo di grande importanza per la vita religiosa dei pellegrini in quanto è situata tra due antichi e importanti assi di comunicazione viaria, la via Francigena adriatica da un lato e la via per Canosa che immette sulla via Traiana dall'altro. La chiesa è stata meta di transito per i pellegrini diretti in Terra Santa e per i crociati in viaggio dal porto di Barletta verso Gerusalemme. Nel 1144 si fa cenno alla fondazione del tempio per opera dei Cavalieri del Santo Sepolcro che, tornati dalla Palestina, la realizzano, insieme ad altri edifici religiosi e civili in tutta la Puglia.
dal Catalogo
La basilica è caratterizzata da uno stile gotico temperato. Si presenta al suo interno con un impianto basilicale a tre navate, scandite da sette campate, il braccio trasversale del transetto e un'abside terminante per navata. All'ingresso della chiesa vi è il nartece. Nell'angolo sinistro del nartece, dunque non appena entrati nella chiesa, trova posto la scala d'accesso al piano superiore e ai matronei. Il passo delle campate è scandito da sette archi a sesto acuto, impostati sulla trabeazione interna della navata centrale, che divide a sua volta il livello inferiore da quello superiore in cui giacciono i matronei. La navata centrale risulta dunque formata da sette quadrilateri, coperti con volte a ogiva. All'intersezione tra navata centrale e transetto vi è lo spazio quadrilatero in cui insistono l'altare e il presbiterio. Sull'altare maggiore troneggia un crocifisso ligneo. Il coro retrostante è illuminato dalla feritoia allungata verticalmente, letta dall'esterno dell'abside centrale. A sinistra del portale maggiore è affissa una lapide che commemora la consacrazione della chiesa e dell'altare maggiore avvenuta il 24 febbraio 1726, per mano di don Nicola de Queralt, originario di Barletta. Nel 1291, dopo la presa di San Giovanni d'Acri, furono messe in salvo alcune delle reliquie del Santo Sepolcro di Gerusalemme e condotte a Barletta, custodite nella Basilica omonima. Oggi è possibile visitare e apprezzare il Tesoro del Santo Sepolcro nella cappella sovrastante il nartece della Basilica, decorata da preziose icone risalenti al XIII secolo e diversi affreschi del XIV secolo.
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Barletta - Chiesa di S. Sepolcro, veduta absidale e fianco sinistro, 1901-1925, gelatina ai sali d'argento/carta, MPI136921
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Barletta - Chiesa di S. Sepolcro, veduta absidale, 1876-1900, albumina/carta, MPI136920
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Giovanni Gargiolli, Barletta - Chiesa SS. Sepolcro, tesoro, colomba, 1901-1910, gelatina ai sali d'argento/carta, MPI6023042
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Barletta - Chiesa SS. Sepolcro, abside, 1956–1957, gelatina ai sali d'argento/carta, MPI6023029
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Barletta - Chiesa SS. Sepolcro, abside, 1956–1957, gelatina ai sali d'argento/carta, MPI6023030
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Barletta - Chiesa SS. Sepolcro, fianco sinistro, arcata, 1956–1957, gelatina ai sali d'argento/carta, MPI6023033
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Barletta - Chiesa di S. Sepolcro, protezioni del portale sul fianco sinistro, 1940, gelatina ai sali d'argento/carta, MPI136922
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Barletta - Chiesa SS. Sepolcro, facciata, frammenti del portale originale, 1956–1957, gelatina ai sali d'argento/carta, MPI6023039
Basilica del Santo Sepolcro, 13/11/2021 (LINK)