Chiesa Cattedrale di Andria
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Saveriomatarrese, Cattedrale di Andria, 2004, fotografia digitale
dal Catalogo
La Chiesa Cattedrale di Andria - oggi dedicata a Santa Maria Assunta - venne fatta erigere ex novo sui resti di una precedente chiesa risalente all’anno Mille - dedicata a San Pietro - oggi incorporata e facente parte della cripta della cattedrale. La chiesa è oggi sede vescovile della diocesi di Andria e al suo interno, custodisce due importanti reliquie: la “Sacra Spina” - una delle spine della corona di Gesù - e i resti mortali di San Riccardo, che fu vescovo di Andria nel XII secolo.
Le vicende legate alla Cattedrale di Andria, si mescolano con avvenimenti storici particolarmente significativi per il territorio pugliese; basti pensare che la cattedrale fu realizzata per volontà di Goffredo d’Altavilla tra l’XI e il XII secolo; inoltre, proprio all’interno della cripta sono sepolte due delle mogli di Federico II - Jolanda di Brienne e Isabella d’Inghilterra.
Gli esterni che è possibile osservare oggi sono rifacimenti moderni, risalenti alla fine dell’Ottocento e al Novecento: si è cercato di non modificare troppo la facciata, cercando di seguire il prototipo architettonico dell’arte romanica, con la presenza di un rosone e di monofore.
Il campanile invece, è di più antica fattura. La costruzione della base venne iniziata nell’VIII secolo e successivamente i Normanni si occuparono di completare l’edificio. La punta termina con un gallo, simbolo collegato alla figura di San Pietro.
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