Noto - Eremo di San Corrado

a cura di Margherita Recupero, pubblicato il 26/06/2021

L'Eremo di San Corrado è considerato come uno dei santuari montani più belli della Provincia di Siracusa, sia per la cornice paesaggistica che lo circonda, sia per la bellezza della Chiesa barocca che lo domina.
E' un complesso religioso sorto in memoria del luogo in cui visse Corrado Confalonieri alla metà del Trecento, Santo eremita elevato a patrono della città di Noto.
Immersa nel paesaggio naturale, l'area in cui sorge l'Eremo e l'omonima Chiesa, è ancora oggi meta di pellegrinaggio e di preghiera.

Fotografo non identificato, Noto - Eremitaggio e chiesa di S. Corrado, 1903, cartolina, FFC011512 Archivi fotografici ICCD, Fondo Ferro Candilera
Fotografo non identificato, Noto - Eremitaggio e chiesa di S. Corrado, 1903, cartolina, FFC011512

dal Catalogo

L'Eremo di San Corrado, anche detto del Sacro Ritiro, sorge a pochi chilometri dal centro storico di Noto, nella Valle dei Miracoli, che trae il nome dai miracoli concessi da San Corrado Confalonieri, patrono della città, che qui visse il proprio eremitaggio alla metà del Trecento, ritirandosi a vita privata e dedicandosi alla preghiera. 

L'area in cui sorge l'Eremo era anticamente una cava, la Cava dei Pizzoni, caratterizzata dalla presenza di territori scoscesi e pareti rocciose, nelle quali sorgevano ipogei rupestri e grotte naturali.
Nella grotta miracolosa dove visse Corrado Confalonieri sono oggi presenti una statua in marmo bianco raffigurante San Corrado e un altare, consacrato nel 1935, in memoria del luogo sacro.

Alcune fonti bibliografiche riportate nella scheda di catalogo compilata dal Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione della Regione Sicilia (1991) raccontano dell'esistenza di un antico Eremo intitolato a Maria e Gesù costruito all'inizio del XVI secolo. Distrutto dal terremoto del 1693, l'Eremo venne ricostruito grazie alla donazione che i nobili Landolina fecero agli Eremiti destinando un terreno di loro proprietà alla costruzione del nuovo sito. La costruzione del complesso che vediamo oggi risalirebbe, dunque, al 1751, come ricorda la lapide apposta sul prospetto esterno sopra il portale principale. La data della consacrazione risale invece al 1759. 
All'antico titolo di Gesù e Maria venne aggiunto quello di San Corrado. All'Eremo inferiore, unito alla Chiesa, si volle dare inoltre il nome di Sacro Ritiro, con riferimento agli Eremiti che qui abitarono ritirandosi a vita privata e in custodia del luogo sacro.

Oggi l'Eremo comprende l'insieme degli ipogei rupestri, la Chiesa intitolata a San Corrado e l'omonimo complesso monastico.
La Chiesa si distingue per la ricchezza decorativa che caratterizza la facciata, espressione dell'architettura tardo barocca netina.
Suddivisa in due ordini separati da un fregio con metope e triglifi scolpiti nella tenera pietra calcarea locale, la facciata termina con un'edicola sormontata da una cornice decorata con volute e motivi floreali, fogliati e a rocaille scolpiti con sapienza scultorea. I richiami classicheggianti si fondono con il linguaggio tardo barocco.
All'interno la Chiesa si compone di uno spazio unitario a pianta quadrata, originariamente decorato con stucchi indorati realizzati alla fine dell'Ottocento dal netino Baldassarre Basile, poi rimaneggiati e sostituiti da un nuovo apparato decorativo realizzato nel 1921. Il pavimento venne completato nel 1895, come ricorda la data incisa in prossimità della porta d'ingresso. 

Il valore simbolico e religioso del luogo, tuttora meta di pellegrinaggio, si lega alle festività religiose dedicate al Santo che si celebrano ogni anno il 19 febbraio.
Ogni dieci anni l'Arca argentea contenente le spoglie del Santo, conservata all'interno della Cattedrale di San Nicolò, viene portata a spalla dai fedeli durante la notte fino all'Eremo, per poi far ritorno all'alba nella Cattedrale.

Due cartoline risalenti al primo Novecento, conservate nel Fondo Fotografico Ferro Candilera presso l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) di Roma, ritraggono l'Arca argentea di San Corrado e l'area in cui sorge l'Eremo, mettendo in evidenza la bellezza e il fascino di questo luogo.

Fotografo non identificato, Noto - Urna d'argento contenente il corpo di S. Corrado, eremita protettore della città, 1905, cartolina, FFC011515 Archivi fotografici ICCD, Fondo Ferro Candilera
Fotografo non identificato, Noto - Urna d'argento contenente il corpo di S. Corrado, eremita protettore della città, 1905, cartolina, FFC011515

Bibliografia in rete

Info Point Noto, Info e visita di Noto, Eremo e Santuario di San Corrado Fuori le Mura, 08/06/2021 (LINK)

Siracusa Turismo, Eremo San Corrado fuori le Mura, 08/06/2021 (LINK)

Wikipedia, Corrado Confalonieri, 08/06/2021 (LINK)

Ferro Candilera - ICCD - Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, 14/06/2021 (LINK)