Studio di paesaggio. paesaggio
dipinto,
De Nittis Giuseppe (attribuito)
1846/ 1884
Dipinto a olio su tavola, di piccolo formato, raffigurante un paesaggio fluviale immerso in una luce arancio-dorata di un tramonto; al centro della composizione è il lento scorrere del fiume, sulle cui acque si riflettono le nubi e la vegetazione che cresce lungo le rive. Sulla sponda a sinistra sono delle mucche al pascolo
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
De Nittis Giuseppe (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Michele Praitano
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pistilli
- INDIRIZZO Salita San Bartolomeo 18, Campobasso (CB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE De Nittis intraprese i primi studi di pittura a Barletta, sua città natale. A quindici anni venne ammesso all’Istituto di Belle Arti di Napoli; di indole indipendente e insofferente verso qualunque tipo di schema, si mostrò disinteressato alle nozioni e alle esercitazioni accademiche, tanto che fu espulso per indisciplina dall'Istituto due anni più tardi. Nel 1863 fondò insieme a Marco De Gregorio, Federico Rossano e al toscano Adriano Cecioni la Scuola di Resina, su un programma dichiaratamente antiaccademico, orientato verso lo studio dal vero e la diretta osservazione della natura. Nel 1866, attraverso Cecioni, entrò in contatto con l’ambiente fiorentino dei Macchiaioli; nel 1867 si trasferì a Parigi, dove lavorò sotto la protezione del mercante d’arte Goupil, divenendo un importante punto di riferimento per i pittori napoletani. I soggetti preferiti furono le vedute cittadine e scene di costume. L’artista partecipò in maniera personale al movimento impressionista, riuscendo ad affermarsi sulla scena artistica francese. Nel corso dei suoi periodici ritorni in Puglia, a partire da quello durante la guerra franco-prussiana (1870-1872), l’artista si dedicò principalmente alla pittura di paesaggio e alla preparazioni di abbozzi e studi per le sue composizioni. L’opera, databile tra il 1875 e il 1880, appartiene alla collezione che Michele Praitano ha donato nel 2014 ai cittadini e ai visitatori del Molise. Il collezionista campobassano fu animato da una passione per l'arte intesa come passione civile; seguendo lo spirito dell’architetto Giuseppe Barone, il cui lascito fu all'origine del museo civico di Baranello e di suo zio Giuseppe Ottavio Eliseo che donò alla Biblioteca “P. Albino” di Campobasso il corpus grafico barocco di Paolo Saverio Di Zinno, Praitano intraprese iniziative tese a far si che l'arte e la cultura fossero accessibili ai cittadini: con tenacia operò affinché l'intera collezione di Giuseppe Ottavio Eliseo fosse acquisita dalla Provincia di Campobasso nel 1996; attraverso l'associazionismo promosse la conoscenza dell'arte tra le nuove generazioni e il restauro del patrimonio artistico. Questa passione culturale e civile è culminata nel 2014 con l’atto attraverso cui ha deciso di destinare al pubblico la sua collezione, formata in oltre cinquant'anni di ricerca in Italia e all'estero
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400079629
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- ISCRIZIONI in basso a sinistra - De Nittis - corsivo maiuscolo/ corsivo minuscolo - a pennello - italiano
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
decreto di vincolo (1)
decreto di vincolo (2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0