Piazza Ferdinando di Savoia (sito pluristratificato)

Peschiera del Garda, post 300 a.C - ante 1600 d.C

Sono stati rinvenuti canali e fossati destinati al drenaggio idrico, nonché tracce di un abitato con strutture in legno, ciottoli e argilla cruda, riferibili a un periodo compreso tra il III e il II a.C., ma di cui rimangono solo tracce di distruzione, in relazione a un esteso incendio che si verificò tra la fine del II e l'inizio del I a.C. Si registra successivamente un'altra operazione di bonifica, con il riporto di materiali ben selezionati ai fini di creare un nuovo piano di quota più alto, cui segue ancora un episodio di ristagno idrico. Dalla fine del I sec. a.C. si registra la realizzazione di una strada glareata in formazione stratigrafica continua, di cui è però possibile riconoscere diversi momenti di usura dovuti sia a fattori antropici che naturali, cui corrispondono almeno cinque fasi di rifacimenti: dalla sua prima definizione come pista di ghiaia senza alcuna delimitazione ai lati, essa viene poi regolarizzata e ristretta con vari tipi di apprestamento (fosse di scolo, forse palizzate e anche spallette in muratura). In relazione al passaggio della strada è da riferire un quartiere edilizio privato con almeno tre unità abitative, con pavimenti in mosaico, cocciopesto, cotto e pietra. Almeno una di queste si articola in una pianta complessa con dieci ambienti e risulta munita lungo il perimetro di una canalina per lo scorrimento delle acque. Le strutture dell'abitato continuano a sud, verso l'area su cui insiste la chiesa di San Martino da Tour, in particolare lungo i lati nord e est dell'edificio, ove il deposito archeologico dimostra di continuare oltre i m 2,30 di quota rispetto al calpestio attuale. Dopo l'abbandono di questo abitato, inquadrabile tra la fine del V e la prima metà del VI d.C., gli spazi tra le strutture preesistenti sono occupate da potenti depositi organici di dark layers, preposti allo sfruttamento ortivo delle aree; sono state rinvenute anche alcune sepolture a inumazione in nuda fossa da collegare alle presenza di un nucleo funerario altomedievale, distribuito intorno alla chiesa di San Martino che già risulta esistente in questo periodo. Alcune strutture, in particolare due vani allungati, sono invece riferibili a un edificio bassomedievale

  • OGGETTO sito pluristratificato
  • MISURE Circonferenza fianchi: 1926.455375503353 mq
  • AMBITO CULTURALE Periodo Romano Periodo Tardoantico Periodo Altomedievale Periodo Bassomedievale
  • LOCALIZZAZIONE Peschiera del Garda (VR) - Veneto , ITALIA
  • INDIRIZZO Via della Chiesa - Piazza D'Armi, Peschiera del Garda (VR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE A confermare la vocazione mercantile del sito sono le iscrizioni del collegio dei battellieri Arilicenses addetti alla navigazione del lago, ma anche i numerosi reperti di importazione (anfore repubblicane di produzione tirrenica, ceramica a vernice nera, vasellame di prosuzione arretina, così come altri esemplari di sigillata africana) che non trovano una particolare diffusione negli altri siti dell'Italia settentrionale, ma che possono essere giustificati in funzione di un centro di smistamento. La porzione di strada rinvenuta costituisce la prima testimonianza archeologica della via che da Milano conduceva a Bergamo, Brescia e Verona, costeggiando la sponda del Garda a partire dalla mansio Ad Flexum. La sua identificazione a Peschiera risulta molto difficile in seguito alle numerose modifiche che il corso del Mincio ha subito nel corso dei secoli, soprattutto a partire dai lavori del 1860 che hanno modificato l'assetto dell'attuale cittadina. Nella planimetria quattrocentesca dell'Almagià, la più antica documentazione cartografica del territorio veronese comprendente tutta l'area benacense, viene tuttavia registrato il percorso della strada Verona -Brescia che a partire da Peschiera segue una direttrice perilacustre. In seguito ai primi interventi di scavo del 1974, i più recenti accertamenti stratigrafici (1999, 2005-2007) hanno consentito di dare una lettura differente dell'insediamento romano di Peschiera; oltre alla presenza della strada e auna più puntuale estensione dell'abitato in età romana, alcuni vani prima ritenuti magazzini di età romana, sono risultati essere vani appartenenti a un edificio bassomedievale. La chiesa di San Martino da Tour risulta presente almeno dall'877, quando la Pieve di Peschiera compare per la prima volta nel testo di un diploma di Carlomanno rogato. Lo scavo, coperto da una tettoia, è stato in parte reso visibile al pubblico, in parte interrato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
  • INTERPRETAZIONE Opere di bonifica, impianto e abitato dell'antico vicus di Arilica, riferibile a un periodo compreso tra il III-II a.C. e la fine del II a.C.-inizio del I a.C., quando il sito viene abbandonato in seguito a un incendio di notevole estensione. Alla fine del I a.C. risale la prima fase di una strada glareata , identificabile con un diverticolo della via Gallica, che collegava Milano, Bergamo, Verona e Brescia, intorno alla quale gravita un quartiere abitativo privato. Il vicus presenta una vocazione mercantile ed emporica, trovandosi anche vicino a una probabile insenatura portuale; le ultime fasi di frequentazione si possono inquadrare tra il V e la prima metà del VI d.C. Strati scuri organici e sepolture a inumazione caratterizzano la fase altomedievale, periodo cui risale anche la chiesa di San Martino. A un edificio bassomedievale appartengono invece due vani allungati
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500590350
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia del Veneto
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia del Veneto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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