Battaglia delle Egadi S1289 S1575 S1567 S1287 S1583 S1573 S1566 S1286 S1582 S1570 S1565 S1285 S1581 S1569 S1564 S1284 S1580 S1568 S1288 S1271 (giacimento subacqueo rostri, elmi, anfore, vasellame di bordo)

Favignana,

Nell'area sono stati rinvenuti 25 rostri, 30 elmi di tipo Montefortino, 278 anfore greco-italiche e 33 anfore puniche del tipo 'ovoide maltese', 26 monete romane, puniche ed ellenistiche e due spade. La presenza delle anfore, di vasellame di bordo, di numerosi chiodi e di elementi lignei permette di individuare il relitto "Levanzo I"

  • OGGETTO giacimento subacqueo rostri, elmi, anfore, vasellame di bordo
  • AMBITO CULTURALE Periodo Romano
  • LOCALIZZAZIONE Favignana (TP) - Sicilia , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La battaglia delle Egadi fu l'epilogo del primo confronto tra romani e cartaginesi (...) svoltosi fra le alture costiere fra Palermo e Trapani. Cartagine tentava l'affondo finale e allestiva una grande flotta carica di truppe ed armamenti (...). Anche Roma si preparava allo scontro finale armando una flotta forte di circa 200 navi ben armate ed equipaggiate, comandata da Quinto Lutezio Catulo. Le navi romane (ancorate a largo di Capo Grosso) sbucarono improvvisamente lasciandosi a babordo la mole imponente di Capo Grosso dirigendosi minacciose e decise verso il convoglio nemico. L'improvviso attacco romano colse i Cartaginesi impreparati. Frattanto anche le condizioni metereologiche andavano mutando a sfavore della grande flotta cartaginese poichè il vento iniziò a cambiare direzione. (...)Annone, a capo della flotta cartaginese, a causa dello sbarramento romano e delle avverse condizioni meteorologiche, diede ordine della ritirata avendo constatato che la prosecuzione verso la Sicilia sarebbe stata impossibile. (...) Dopo 23 anni di estenuante conflitto, al volgere del fatidico 10 marzo del 241 a.C. iniziò l'irreversibile tramonto nel blu intenso del mare delle Egadi del dominio cartaginese sul Mediterraneo. (Tusa - Buccellato, 2015)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
  • INTERPRETAZIONE I ritrovamenti hanno permesso di localizzare esattamente il sito in cui si combattè una delle più grandi battaglie navali dell'antichità per numero di partecipanti circa 200 mila tra i Romani, guidati da Caio Lutazio Catulo, e i Cartaginesi, capeggiati da Annone, e che, oltre a chiudere a favore dei primi la lunga e lacerante Prima Guerra Punica, sancì la supremazia di Roma su Cartagine. (Tusa, 2017) Nel 2004 si iniziò con la consegna spontanea da parte di un pescatore di un elmo in bronzo di tipo Montefortino. Poi la scoperta di un primo rostro. (archeologiavocidelpassato.com) Da allora, oltre dieci anni di ricerche effettuate dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e dalla RPM Nautical Foundation hanno permesso di riscrivere questa pagina di storia con precisione e accuratezza topografica, con il risultato di avere localizzato il luogo dello scontro grazie al rinvenimento di rostri, elmi ed altri reperti pertinenti quella battglia. (Tusa - Buccellato, 2015)
  • SPECIFICHE DI REPERIMENTO La scoperta dei rostri e degli elmi è frutto di una metodologia di ricerca sistematica, mirata e basata su presupposti storico-archeologici accuratamente e profondamente raccolti e interrelati (fonti storiche antiche, indizi archeologici preesistenti, considerazioni di carattere meteo-marino). (Tusa Buccellato, 2015)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE