Un’esplosione di colore
Il vasellame in vetro della prima produzione romana è caratterizzato da una spiccata predilezione per il colore intenso, spesso associato a decorazioni che aggiungono altri colori al colore di base, in un gioco di contrasti e, a volte, di effetti plastici.
Sul vetro di fondo trasparente, a colorazione naturale o intenzionale, venivano applicati filamenti o granuli di vetro opaco in colori intensi e in contrasto; a volte le applicazioni erano lasciate sporgere della superficie del vaso che le accoglieva, ma spesso venivano fatte sciogliere esponendole ripetutamente al calore del forno in fase di lavorazione e, al caso, dilatate mediante soffiatura, fino a renderle macchie irregolari che ricoprivano parte della superficie del vaso con un effetto coloristico estremamente vivace.
Questo tipo di decorazione è particolarmente apprezzato per il vasellame da mensa, contenitori per bere o servire il vino, a volte di forme particolari come l’askos, una bottiglia speciale con collo decentrato e ansa a secchiello assimilabile ai moderni decanter.
dal Catalogo