L’eredità di un’importante collezione anima le sale dell’Istituto Prati

a cura di Lorenza Roversi, pubblicato il 2024

L’Inventario dei beni lasciati dalla marchesa Paolina Savorelli Prati restituisce la fisionomia della quadreria all’altezza del secondo conflitto mondiale. Dall’occupazione tedesca e in seguito al bombardamento del dicembre 1944, si sono registrate ingenti perdite anche a carico del patrimonio artistico. Tuttavia, le rimanenti testimonianze restituiscono un notevole esempio di collezionismo, contiguo non solo a quello dei forlivesi Merenda e Albizzini, ma rapportabile anche con le raccolte della nobiltà capitolina sei-settecentesca.

Forlì, Palazzo Prati Savorelli, prospetto interno sul cortile, 2009 Fotografo non identificato in N.M. Liverani, L’Istituto Prati di Forlì, Nuova Tipografia SNC, Forlimpopoli (FC) 2009, p. 33
Forlì, Palazzo Prati Savorelli, prospetto interno sul cortile, 2009

dal Catalogo

La quadreria dell’Istituto Prati presenta non pochi esempi di pregio artistico, come la tavola con Madonna con Bambino tra santi, ascrivibile a un autore romagnolo a cavallo tra Quattro e Cinquecento, molto vicino alla maniera di Marco Palmezzano, o i sofisticati e inediti regicidi di Geta ed Eliogabalo, opere attribuite a Nicolas Poussin. Nella “Sala del Consiglio” si distingue la Conca di fiori su tappeto dell’ancora poco conosciuto pittore bolognese Adeodato Zuccati (seconda metà del XVII sec.), che conferma l’interesse dei nobili forlivesi verso questa particolare tipologia di natura morta, ossia i “tapeti” con fiori e frutti. Nella stessa sala si possono ammirare il teatrale e sensuale Suicidio di Lucrezia (1640 ca.) di Pietro Ricchi detto il Lucchese e la Crocefissione di Gesù di Enrico Ferdinando Hugford, un prezioso esempio di pittura su scagliola, datato 1752. Lì accanto appare l’imperturbabile equilibrio compositivo della Sacra Famiglia con san Giovannino di Carlo Maratta.

Indiscutibile è il gradimento anche per le scene pastorali o di genere: i pendant con giovani contadini, sovrapporte “alla moda” di Monsù Bernardo (circa metà XVII sec.) e le composizioni che vedono protagonisti gli animali del rinomato specialista Arcangelo Resani, autore anche del cosiddetto Narciso alla fonte dai richiami crespiani (XVIII sec.).

Nella quadreria Savorelli Muti Papazzurri Prati sono inoltre presenti copie o derivaizioni temporalmente vicine all’esecuzione degli originali del Perugino, Jacopo Bassano, Jusepe de Ribiera, Simon Vouet e Pompeo Batoni. Si tratta di un indizio significativo circa l’esigenza di parte della nobiltà di allinearsi al gusto delle maggiori casate per legittimare il proprio prestigio.

Forlì, Palazzo Prati Savorelli-Istituto Prati, Sala del Consiglio, 2009 Fotografo non identificato in N.M. Liverani, L’Istituto Prati di Forlì, Nuova Tipografia SNC, Forlimpopoli (FC) 2009, p. 35
Forlì, Palazzo Prati Savorelli-Istituto Prati, Sala del Consiglio, 2009

Forlì, Palazzo Prati Savorelli-Istituto Prati, Sala del Consiglio, 2009 Fotografo non identificato in N.M. Liverani, L’Istituto Prati di Forlì, Nuova Tipografia SNC, Forlimpopoli (FC) 2009, p. 37
Forlì, Palazzo Prati Savorelli-Istituto Prati, Sala del Consiglio, 2009

Pietro Ricchi, Suicidio di Lucrezia, 1640-1660, olio su tavola, cm 129.6x149.6, Forlì, Istituto Prati, 0800052287 Lorenza Roversi, 2021, fotografia digitale
Pietro Ricchi, Suicidio di Lucrezia, 1640-1660, olio su tavola, cm 129.6x149.6, Forlì, Istituto Prati, 0800052287

Adeodato Zuccati, Natura morta con conca di fiori su tappeto, 1650-1699, olio su tela, cm 83.5x134, Forlì, Istituto Prati, 0800052277 Lorenza Roversi, 2021, fotografia digitale
Adeodato Zuccati, Natura morta con conca di fiori su tappeto, 1650-1699, olio su tela, cm 83.5x134, Forlì, Istituto Prati, 0800052277

Carlo Maratta, Sacra Famiglia con san Giovanni Battista bambino, 1690-1699, olio su tela, cm 130x97, Forlì, Istituto Prati, 0800052305 Lorenza Roversi, 2021, fotografia digitale
Carlo Maratta, Sacra Famiglia con san Giovanni Battista bambino, 1690-1699, olio su tela, cm 130x97, Forlì, Istituto Prati, 0800052305

Arcangelo Resani, Narciso alla fonte (Pastorello con capra alla fonte), 1723 ca., olio su tela, cm 82x62, Forlì, Istituto Prati, 0800052289 Fotografo non identificato in N.M. Liverani, L’Istituto Prati di Forlì, Nuova Tipografia SNC, Forlimpopoli ottobre 2009, p. 41
Arcangelo Resani, Narciso alla fonte (Pastorello con capra alla fonte), 1723 ca., olio su tela, cm 82x62, Forlì, Istituto Prati, 0800052289

Enrico Ferdinando Hugford, Crocifissione di Gesù, 1752, olio su scagliola, cm 72x55, Forlì, Istituto Prati, 0800052280 Lorenza Roversi, 2021, fotografia digitale
Enrico Ferdinando Hugford, Crocifissione di Gesù, 1752, olio su scagliola, cm 72x55, Forlì, Istituto Prati, 0800052280

Autore emiliano-romagnolo, Ritratto di Pio VI (Giovanni Angelo Braschi), 1790-1799, olio su tela, cm 70x61 ca., Forlì, Istituto Prati, 0800052326 Su gentile concessione di Isabella Cervetti, 2024, fotografia digitale
Autore emiliano-romagnolo, Ritratto di Pio VI (Giovanni Angelo Braschi), 1790-1799, olio su tela, cm 70x61 ca., Forlì, Istituto Prati, 0800052326

Pompeo Batoni e bottega, Ritratto di Pio VI, 1775, olio su tela, cm 137,7x98, Città del Vaticano, Musei Vaticani, sala XV, inv. 40455 Musei Vaticani
Pompeo Batoni e bottega, Ritratto di Pio VI, 1775, olio su tela, cm 137,7x98, Città del Vaticano, Musei Vaticani, sala XV, inv. 40455

Forlì, Palazzo Prati Savorelli-Istituto Prati, sala dell’Archivio Storico, 2009 Fotografo non identificato in N.M. Liverani, L’Istituto Prati di Forlì, Nuova Tipografia SNC, Forlimpopoli (FC) 2009, p. 43
Forlì, Palazzo Prati Savorelli-Istituto Prati, sala dell’Archivio Storico, 2009

Forlì, Palazzo Prati Savorelli-Istituto Prati, sala dell’Archivio Storico: registri e filza del fondo Muti Papazzurri, 2009 Fotografo non identificato in N.M. Liverani, L’Istituto Prati di Forlì, Nuova Tipografia SNC, Forlimpopoli (FC) 2009, p. 44
Forlì, Palazzo Prati Savorelli-Istituto Prati, sala dell’Archivio Storico: registri e filza del fondo Muti Papazzurri, 2009

Autore ignoto (ambito di Marco Palmezzano?), Madonna con Bambino tra Santa Caterina d'Alessandria e San Giovanni Evangelista, 1530-1539 ca., olio su tavola, cm 63x78, Forlì, Istituto Prati, 0800052304 Catalogo Generale dei Beni Culturali. Su gentile concessione di Chiara Fabbri, 2024, fotografia digitale
Autore ignoto (ambito di Marco Palmezzano?), Madonna con Bambino tra Santa Caterina d'Alessandria e San Giovanni Evangelista, 1530-1539 ca., olio su tavola, cm 63x78, Forlì, Istituto Prati, 0800052304

Bibliografia

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D. Ferriani, J. Bentini (a cura di), L’Istituto Prati di Forlì, Arte e Pietà. I patrimoni culturali delle Opere Pie, Bologna, 1980 , pp. 289-290

G. Limarzi, Il collezionismo di Giuseppe e Cesare Merenda, Studi Romagnoli, XXXIII, 1982 , pp. 249-284

G. Viroli, Pittura del Cinquecento a Forlì, Bologna, 1991 , p.

M. Cellini (a cura di), Storie barocche. Da Guercino a Serra e Savolini nella Romagna del Seicento, catalogo della mostra (Cesena, febbraio - giugno 2004), Bologna, 2004 , p.

N.M. Liverani, L’Istituto Prati di Forlì, Forlimpopoli, 2009 , p.

E.P. Bowron, Pompeo Batoni. A complete catalogue of his paintings, New Haven - Londra, 2016 , p.

B. Ghelfi - O. Orsi (a cura di), Collezionismo d’arte in Romagna in età moderna, Bologna, 2018 , p.