Le famiglie Savorelli e Prati di Forlì

a cura di Lorenza Roversi, pubblicato il 2024

Forlì, Palazzo Prati Savorelli, Busto della contessa Paolina Savorelli Muti Papazzurri Prati e lapide dedicatoria Fotografo non identificato in N.M. Liverani, L’Istituto Prati di Forlì, Nuova Tipografia SNC, Forlimpopoli ottobre 2009, pagina di riguardo
Forlì, Palazzo Prati Savorelli, Busto della contessa Paolina Savorelli Muti Papazzurri Prati e lapide dedicatoria

La famiglia Savorelli è presente a Forlì dal XV secolo e Forlivese di Pietro Savorelli nel 1497 risulta fra i quattro condottieri delle milizie arruolate da Caterina Sforza per contrastare l’avanzata di Cesare Borgia nei territori romagnoli.

Dal 1565, i Savorelli sono registrati nella nobiltà cittadina, rivestendo importanti cariche civili, militari e religiose. Dal 1663 al 1772, alcuni esponenti Savorelli risultano nel Collegio dei novanta Pacifici di Forlì. Tra questi ricordiamo Niccolò (1752-1818), che sposando Elisabetta Casali, erede Muti-Papazzurri, entra formalmente nel 1801 a far parte della nobiltà romana.

Altre unioni significative sono quelle di Vincenzo di Giovanni Antonio († 1770) con Eustochia Dal Pane di Faenza (discendente ed erede delle estinte famiglie Circi, Manchelli, Rotondi e Tezi) e di Nicola, figlio del marchese Alessandro (1791-1864) e di Caterina Vespignani, con Chiara Prati (originari di Prato e stabilitisi a Forlì nel secolo XVII). La sorella di Nicola, Vittoria, è destinata invece a un tragico fidanzamento con Domenico Doria Pamphili, romanzato da Edmond About in Tolla (1868), Si ricorda infine che nella seconda metà dell'Ottocento il ramo Savorelli subisce un tracollo economico per gli investimenti azzardati di Giovanni Antonio (1819-1871), figlio maggiore di Alessandro. La crisi finanziaria viene arginata grazie a un accordo stipulato tra Giovanni Antonio, con il sostegno dei fratelli Achille, Nicola, Giuseppe, e i suoi creditori.

Livio Savorelli, uno dei due figli di Nicola, dopo una grave malattia si toglie la vita nel 1902, lasciando senza successori la sorella nubile Paolina e la madre Chiara Prati. Dunque, i Savorelli Prati Muti Papazzurri si estinguono nel 1944 con Paolina, la quale decide di destinare i beni famigliari alla fondazione dell’ente caritatevole “Istituto Prati”. 

Bibliografia

N.M. Liverani, L’Istituto Prati di Forlì, Forlimpopoli, 2009 , p.

N.M. Liverani, A. Antinori - M. Bevilacqua (a cura di), Famiglie e archivi. Dagli Altoviti ai Savorelli, Villa Savorelli a Sutri. Storia Architettura Paesaggio, Roma, 2010 , pp. 129-137

Bibliografia in rete

L'Istituto Prati compie 80 anni nel sostegno di anziani e malati, nacque dal testamento di una contessa, (LINK)