Bassorilievo “Battesimo di Cristo” di Giuseppe Maria Mazza nella parete laterale della cappella Campagna, nella Chiesa del Corpus Domini a Bologna, dopo il restauro postbellico

negativo, post 1958/03/26 - ante 1973/12/27
Anonimo (xx Terzo Quarto)
XX terzo quarto

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo tutto il perimetro

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945
    Scultori italiani - Sec. 17.-18. - Mazza, Giuseppe Maria
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini - Cappella Campagna
    Edifici di culto - Chiese - Interni – Cappelle
    Battesimo di Cristo - Rilievi - Stucco - Sec. 17
    Strutture edilizie - Elementi architettonici - Volte a botte
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Terzo Quarto): fotografo principale
    Mazza, Giuseppe Maria (1653-1741): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. Il negativo in esame mostra il bassorilievo in scagliola modellata e scialbata raffigurante “Battesimo di Cristo” dopo il restauro postbellico, realizzato dallo scultore bolognese Giuseppe Maria Mazza alla fine del Seicento. Quest’opera, collocata nella parete laterale destra della cappella Campagna dedicata a Sant’Antonio da Padova, rispetto al rilievo che le sta frontalmente “Cristo nell’orto di Getsemani”, fu poco rovinata dallo scoppio delle bombe pertanto il restauro fu di lieve entità. Il recupero in corso dell'archivio fotografico SABAP, offre l'interessante opportunità di osservare l'evoluzione degli edifici e dei beni tutelati e restaurati dalla Soprintendenza. Nel caso della Chiesa del Corpus Domini pesantemente danneggiata dalle incursioni aeree della Seconda Guerra Mondiale, la fase che documenta la cappella Sant’Antonio prima dei lavori di restauro, è visibile nel servizio fotografico del 26 marzo del 1958, rintracciabile con codice univoco 0800641880, all’interno del quale la matrice N_003426 mostra il danneggiato rilievo in gesso del Mazza. In considerazione a ciò, si può definire che la lastra realizzata da autore ignoto, è stata eseguita nell’arco cronologico compreso tra il 26 marzo del 1958 e la fine del 1973 (data desunta da una relazione della Soprintendenza ai Monumenti dell’Emilia, redatta da Sergio Piconi, in cui si precisa che i restauri furono ultimati il 27 dicembre di quell’anno)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641905
  • NUMERO D'INVENTARIO N_003528
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - G VI 90 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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