BOLOGNA/ CHIESA DEL CORPUS DOMINI/ VEDUTA CAPPELLA 7a (di S. Antonio)/ DURANTE IL RESTAURO Riprese della cappella Campagna nella Chiesa del Corpus Domini a Bologna durante il restauro, il 26 marzo del 1958 (7 lastre)
negativo servizio,
1958/03/26 - 1958/03/26
A. Villani & Figli (ditta)
1932-1970
Mazza, Giuseppe Maria (1653-1741)
1653-1741
Il servizio fotografico è costituito da 7 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, 1 orizzontale (N_003616) e 6 verticali (N_003340, N_003342, N_003425, N_003426, N_003596, N_003618) . Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. L'emulsione di tutte le matrici è rosata. La lastra N_003596 presenta sul lato dell'emulsione, una mascheratura in carta nera lungo tre margini: superiore, destro (parzialmente distaccata) e sinistro. Sui fototipi sono visibili le impronte del portalastre
- OGGETTO negativo servizio
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SOGGETTO
Rilievi - Stucco - Sec. 17
Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945
Bombardamenti aerei - Danni di guerra - Guerra mondiale 1939-1945
Scultori italiani - Sec. 17.-18. - Mazza, Giuseppe Maria
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini - Cappella Campagna
Edifici di culto - Chiese - Interni
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MATERIA E TECNICA
VETRO
gelatina ai sali d'argento
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
A. Villani & Figli (ditta): fotografo principale
Mazza, Giuseppe Maria (1653-1741): scultore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. Il servizio fotografico in esame composto da sette negativi (N_003340, N_003342, N_003425, N_003426, N_003596, N_003616, N_003618) è la documentazione fotografica della danneggiata cappella di giuspatronato Campagna della Chiesa del Corpus Domini, in seguito al duplice bombardamento aereo della seconda guerra mondiale. In particolare le lastre N_003425 e N_003596 sono due vedute d’insieme della cappella, mentre le rimanenti matrici sono riprese particolareggiate della stessa. I negativi N_003340, N_003342 e N_003616 fotografano gli stucchi lesionati della volta a botte della tomba gentilizia: nello specifico il fototipo N_003616 mostra il perduto rilievo in gesso dello scultore bolognese Giuseppe Mazza raffigurante “Dio Padre benedicente”, interamente ricostruito durante il restauro postbellico. Le matrici N_003426 e N_003618 sono rispettivamente la documentazione dei due bassorilievi in scagliola modellata e scialbata raffiguranti “Battesimo di Cristo” e l’“Orazione di Cristo nell’orto di Getsemani” posti sulle pareti laterali. Questi ultimi, realizzati alla fine del Seicento dal Mazza, furono pesantemente danneggiati dalle incursioni aeree. Il restauro scultoreo di queste opere fu molto laborioso e durò sino alla metà degli anni Sessanta del Novecento. Come desunto dai pergamini, la presente campagna fotografica è stata realizzata dallo studio bolognese A. Villani & Figli (pergamino prestampato con intestazione della ditta Villani) il 26 marzo del 1958 (data posta con timbro sulla busta pergamina)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641880
- NUMERO D'INVENTARIO N_003340; N_003342; N_003425; N_003426; N_003596; N_003616; N_003618
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0