Palazzo Boncompagni ora Benelli - facciata e cortile interno

negativo insieme, 1952 - 1952

Le lastre erano originariamente contenute in una busta pergamina; tale custodia, completa di annotazioni, si conserva separatamente in una scatola. Visibili i segni portalastra agli angoli

  • OGGETTO negativo insieme
  • SOGGETTO Architettura civile - Palazzi - Facciate
    Elementi architettonici - Cortili - Colonne
    Architetti italiani - Sec. 16. - Barozzi, Jacopo detto Il Vignola
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Palazzo Boncompagni ora Benelli
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
    Barozzi, Jacopo Detto Il Vignola (1507-1573): architetto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’insieme si compone di due fototipi con riprese dell’esterno di Palazzo Boncompagni. La costruzione venne principiata da Cristoforo Buoncompagni certamente entro il 1537 e ultimata intorno al 1548 dai figli Ugo, il futuro Gregorio XIII e Boncompagno, personaggio col quale la famiglia entrerà per la prima volta nel rango senatorio (Roversi 1986, p. 35). Non conosciamo le ragioni di tali riprese per le quali le uniche informazioni che possediamo derivano dalla busta pergamina che conteneva le lastre. Qui l’autore fotografo identificato è la ditta Villani che avrebbe realizzato le negative nel 1952. L’ esame della documentazione archivistica posseduta dalla ex Soprintendenza BAP non ci aiuta a circostanziare gli scatti. Pur non avendo ricavato alcun riscontro anche in coeve pubblicazioni, non escludiamo il fine editoriale dell’insieme. Certamente la ditta Villani produrrà un maggior numero di negativi che interessano il monumento in oggetto rispetto a quelli presenti nel fondo di cui si sta trattando. Nell’inventario dell’ archivio Villani di documentazione del patrimonio artistico bolognese, risulta presente una sezione dedicata a Palazzo Benelli (già Boncompagni) in cui, stando alla soggettazione, sono presenti riprese che potrebbero corrispondere a quelle in oggetto, cui si aggiungono dettagli degli esterni e vedute degli interni del palazzo (nello specifico si veda Bondoni 1981 p. 40). Non sarebbe il primo caso in cui lo studio fotografico, pur lavorando su commissione della Soprintendenza, ripete e conserva alcuni scatti ad arricchire il proprio archivio privato. Lo scorcio prospettico del fronte principale permette di avere una visione completa della facciata, che difficilmente sarebbe stato possibile ricavare da ripresa ortogonale. Dal negativo N_002582 notiamo chiaramente lo zoccolo a scarpa che corre lungo tutto il perimetro dell’edificio, rinforzato agli angoli da bugne e losanghe in pietra arenaria. La facciata si articola su tre livelli scanditi da marcapiano in cui si succedono ampie finestre che affacciano sul pianterreno e sul piano nobile con cimase decorate a bassorilievo nel primo caso e timpano triangolare nel secondo. Il fastigio è composto, nel prospetto principale, da una serie di finestre romboidali entro cui sono iscritti dei loculi. Nello spigolo tra affaccio principale e prospetto laterale verso via delle Donzelle è posto lo stemma della famiglia Buoncompagni in pietra arenaria. Dallo scorcio è scarsamente visibile il portale in macigno, di cui Villani conserva, nel suo archivio, un dettaglio (Inventario 29368). Nel negativo N_002581 il fotografo riproduce il cortile interno su cui si affaccia l’ingresso principale. L’inquadratura, di scorcio, evidenza le due colonne del loggiato che spiccano per la raffinatezza dell’ornato a rilievo con motivi fitomorfi nella parte superiore e a scanalature a spirale nella inferiore. Come da iscrizione posta nelle cartelle a decorazione, queste vanno fatte risalire al 1537. Riguardo alla paternità di certe soluzioni architettoniche presenti nel cantiere Buoncompagni si è fatto il nome di Jacopo Barozzi detto il Vignola (Cuppini 1974, pp. 70-72), ma appare ancora in corso il dibattito che si apre a figure come Baldassarre Peruzzi e, per quanto concerne interventi di ristrutturazione dell’antico palazzo, recentemente è stato fatto il nome di Ottaviano Mascherino. Per una completa disamina sulle vicende attributive che hanno coinvolto il palazzo si fa rimando a relativa bibliografia (Rubbi 2014, Roversi 1986, pp. 76-78)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641532
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002581-N_002582
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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