Bologna - P. Maggiore/ Palazzo d'Accursio/ portale nel 1° cortile Riprese della finestra su Piazza Nettuno e dei portali nel Cortile d'Onore del Palazzo Comunale (Palazzo d'Accursio) a Bologna, nel 1955 (3 lastre)
negativo servizio,
1955 - 1955
A. Villani & Figli (ditta)
1932-1970
Alessi, Galeazzo (1512-1572)
1512-1572
Il servizio fotografico è costituito da 3 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, tutte verticali. La matrice N_002717 presenta una vignettatura negli angoli superiori dovuta al decentramento sull’asse verticale, dell’obiettivo rispetto al piano focale. Sui fototipi N_002705 e N_002706 sono visibili le impronte del portalastre. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente
- OGGETTO negativo servizio
-
SOGGETTO
Architetti italiani – Sec. 16. - Barozzi, Jacopo detto Il Vignola
Architetti italiani – Sec. 16. - Alessi, Galeazzo
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Palazzo d'Accursio
Architettura - Palazzi comunali - Spazi esterni
Elementi architettonici – Portali – Finestre – Sec. 16
-
MATERIA E TECNICA
VETRO
-
CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
-
ATTRIBUZIONI
A. Villani & Figli (ditta): fotografo principale
Alessi, Galeazzo (1512-1572): architetto
Barozzi, Jacopo Detto Il Vignola (1507-1573):
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Palazzo Comunale di Bologna, unione di due edifici storici quali Palazzo d'Accursio a sinistra e Palazzo del Legato a destra, è collocato sul lato ovest di Piazza Maggiore. L'edificazione della sede del Municipio iniziò nel 1287, quando il Comune acquistò le case del famoso legista bolognese d'Accursio (collocate in angolo tra la Piazza Maggiore e via IV Novembre), e vi fece costruire l'attuale portico con archi a sesto acuto, adibendo poi un vasto loggiato del piano terreno a mercato delle biade (da qui l'altro appellativo “Palazzo della Biada” con il quale è conosciuto il Comune). La parte a destra dell'ingresso fu costruita (dopo un incendio che la distrusse) tra il 1425 ed il 1435, su progetto dell'architetto bolognese Fioravante Fioravanti che l'abbellì con finestre decorate da ghiere in terracotta. Questi palazzi assunsero un aspetto di edificio fortificato in seguito all'insediamento del cardinale Androino de la Roche, nel 1365. Nel Cinquecento la stabilizzazione del potere politico a Bologna fu segnato da una lunga serie di trasformazioni e aggiunte architettoniche volute dal vicelegato Girolamo Sauli. L'intervento nei punti cardine di maggior significato iconologico (come il monumentale portale d'ingresso) fu affidato all'architetto di fiducia della famiglia genovese del Sauli, Galeazzo Alessi, che li realizzò tra il 1551 e il 1555. Il servizio fotografico in esame riprende alcuni particolari architettonici dell'edificio municipale. L'immagine N_002705 mostra la grande finestra dorica prospiciente la piazza Nettuno, eseguita dall'Alessi nel 1555, la cui balaustra superiore veniva utilizzata come balcone dal Confaloniere di giustizia (nella parte inferiore, l'aquila di sinistra in marmo rosso di Verona, è tradizionalmente attribuita a Michelangelo). Le restanti fotografie riproducono i due grandi portali del Cortile d'Onore: in particolare il fototipo N_002706 riproduce il portale dorico dell'appartamento estivo del legato progettato dall'Alessi sul lato settentrionale, mentre il negativo N_002717 fotografa il portale dei Gonfalonieri del Popolo eseguito sotto le arcate del lato ovest su progetto di Jacopo Barozzi nel 1547. Come desunto dalle iscrizioni sui pergamini, i fototipi sono stati realizzati dallo studio bolognese A. Villani & Figli nel 1955, forse per documentare lo stato conservativo di questi pregiati elementi architettonici. Achille Villani (1870-1945) aprì nel 1914 a Bologna un atelier fotografico in via S. Stefano 24, all'interno della sua abitazione. In precedenza attorno al 1910, dopo aver intrapreso l'attività di decoratore e pittore, iniziò a collaborare con lo studio Camera di via Indipendenza, soprattutto con Giuseppe Camera figlio del fondatore Giovan Battista. Soltanto nel 1921 la sua ditta "A. Villani" venne registrata alla Camera di Commercio, iniziando così l'attività concorrenziale verso Felice Croci (1880-1934), nella riproduzione di opere d’arte e di architetture cittadine. Nel 1923 l'atelier fu spostato dall'abitazione privata di Achille allo stabile di via Piave 22 (oggi via Clavature). Qualche anno più tardi (1932) venne inoltre mutata la ragione sociale in A. Villani & Figli, dato che oltre al primogenito Vittorio (1905-1970), vi collaborava anche il secondo figlio Corrado. Lo studio si trasferì nuovamente nel 1935 in un locale più grande al civico 17 di via S. Stefano (nel complesso delle case Bovi-Beccadelli-Tacconi, restaurate qualche decennio prima da Alfonso Rubbiani), in quella che diverrà la sede definitiva. Dopo la morte del padre Achille, avvenuta il 6 aprile 1945, i tre figli Vittorio, Corrado e Aldo rifondarono nel novembre del 1949 in una società in nome collettivo la ditta A. Villani & Figli (poi dal 1953 mutata in S.r.L.). Vittorio ricoprì sempre il ruolo di addetto alla produzione fotografica, mentre i suoi fratelli si occuparono di curare l'amministrazione aziendale. Nel maggio del 1970, una settimana prima della morte di Vittorio, l'attività venne ceduta ad un gruppo di azionisti al cui vertice era il geometra Danilo Calzolari. Negli anni del boom economico l’azienda aveva visto infatti un consolidamento e un ampliamento dell’esercizio, con l’apertura di un laboratorio in Strada Maggiore 19 per lo sviluppo e la stampa delle immagini a colori (Villani ebbe l’esclusiva da Kodak per l’Emilia Romagna e la Toscana), oltre alla fondazione della Villani Decorazioni S.p.A. (ditta con una differente ragione sociale specializzata in gigantografie per arredamento)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641693
- NUMERO D'INVENTARIO N_002705, N_002706, N_002717
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0