Vedute esterne ed interne del Castello delle Rocche di Finale Emilia
negativo servizio,
post 1961/12/00 - ante 1962/03/20
A. Villani & Figli (1932-1970)
1932-1970
Bartolino Da Novara (morto 1406-1410)
morto 1406-1410
Giovanni Da Siena (1386-1428/30)
1386-1428/30
L'insieme in esame è costituito da 24 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente
- OGGETTO negativo servizio
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SOGGETTO
Architettura - Fortificazioni - Castelli - Torri - Sec. 15
Finale Emilia - Castello delle Rocche - Veduta interna del sottotetto
Finale Emilia - Castello delle Rocche - Veduta del lato sud-ovest
Elementi architettonici - Archi - Logge - Finestre
Finale Emilia - Castello delle Rocche - Viale Trento e Trieste - Veduta del lato nord-ovest
Finale Emilia - Castello delle Rocche - Veduta del torrione maggiore a nord, dall'interno del cortile
Finale Emilia - Castello delle Rocche - Particolare del loggiato interno e del corpo di collegamento tra loggiato e torrione nord
Architetti - Italia - Sec. 15. - Bartolino da Novara
Architetti - Italia - Secc. 14.-15. - Giovanni da Siena
Italia - Emilia Romagna - Modena- Finale Emilia - Castello delle Rocche
Finale Emilia - Castello delle Rocche - Piazza Cavour - Veduta del lato sud-est
Finale Emilia - Castello delle Rocche - Cortile interno - Loggiato
Finale Emilia - Castello delle Rocche - Piazza Cavour - Veduta del lato sud-est, particolare del torrione d’ingresso
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
Bartolino Da Novara (morto 1406-1410): architetto
Giovanni Da Siena (1386-1428/30): ingegnere
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’insieme in esame, costituito da 24 negativi su lastra di vetro realizzati da Villani, mostrano il Castello delle Rocche di Finale Emilia. Questi sono stati tutti inventariati alla data “20 marzo 1962”. Si è capito fin da subito che le lastre in esame sono state realizzate in periodi diversi, per cui la data sui pergamini si dovrebbe considerare un “ante quem”. Ecco di seguito alcune considerazioni, ponendo attenzione agli alberi: N_003160 e N_003161, sono state riprese in inverno; nella lastra N_003174, nell’angolo a sinistra in basso, si nota che gli alberi non sono completamente spogli (N_003185 rappresenta un particolare di quest’ultima; le finestre, infatti, presentano la stessa apertura); la lastra N_003204 sembra essere stata ripresa in primavera. Quest’ultima giustificherebbe la data dell’ante quem. Ma se questa analisi è chiara per alcuni esterni, lo è meno per le lastre che riprendono gli interni. Si può quindi concludere che tali lastre potrebbero essere state eseguite dal dicembre 1961 al 20 marzo 1962. In considerazione del fatto che si tratta di riprese eseguite per documentare il medesimo restauro si è deciso di catalogare con un’unica scheda. Alcune di queste lastre sono state pubblicate negli atti del convegno di studio dal titolo “Finale Emilia: popolo e castello” svoltosi a nel 1982 (BIBH: BAPB0112). In particolare: N_003157, p. 199; N_003162 e N_003164, p. 200; N_003167, p. 201; N_003170, p. 204. Nel 1949, lo studio Villani, aperto nel 1914, aveva modificato la ragione sociale della ditta in Achille Villani & Figli. Si trattò di un cambiamento di natura squisitamente formale che non andava ad incidere sull’attività svolta fino a quel momento, ma che si configurava come naturale proseguimento ed evoluzione. Si continuò l’attività documentaria e divulgativa legata all’industria, all’arte, si mantenne vivo il settore del ritratto con la produzione di foto tessera (1967-1970 ca.), si testimoniarono i cambiamenti urbanistici della città (ad esempio i nuovi insediamenti di abitazioni popolari in zone periferiche). Lo studio ha seguito la direzione indicata dalle nuove esigenze della committenza, adeguandosi alle novità tecnologiche e alle richieste del mercato. La dimensione artigianale si affianca all’intraprendenza imprenditoriale e nel 1960 viene aperto in Strada Maggiore il laboratorio colore della Kodak, di cui la ditta Villani diventa gestore unico per l’Emilia Romagna e la Toscana. In questi anni mentre il padre Achille Villani, trascorreva la maggior parte della sua giornata di lavoro nel suo studio, Vittorio, non vi stava quasi mai perché si muoveva in lungo e il largo a seconda delle richieste dei vari committenti (BIBH: BAPB0061). Nelle lastre in esame lo troviamo a Finale Emilia. “Il Castello detto delle Rocche, poste nella parte nord est di Finale Emilia, venne costruito dagli Estensi nel 1402, in difesa del confine dei territori di Ferrara, Modena e Bologna, ad opera di un «maestro Bertolino da Novara ingegnero» che negli stessi anni lavorava anche al Castello di Ferrara e a quello di Mantova. Tra il 1425 e il 1430 il castello venne completamente trasformato da un altro valente architetto al servizio della casa d’Este, Giovanni da Siena, diventando così, più che una fortificazione, una comoda dimora di cui gli Estensi si servivano soprattutto nei loro viaggi tra Modena e Ferrara; inoltre, sorgendo sulla riva del fiume Panaro [l’attuale Viale Trento e Trieste] che allora era navigabile, esso serviva anche da approdo fluviale. In particolare, Giovanni da Siena vi avrebbe costruito il bel loggiato prospiciente il cortile [N_003158; N_003162; N_003164; N_003168; N_003169] e la scala tra il cortile e il loggiato stesso; avrebbe inoltre chiuso l’antico ingresso a nord est (indicato ancor oggi dalle aquile infisse nei torrioni) [N_003160; N_003204], aprendo poi un’arcata nella cortina verso il fiume e collocandovi uno scavo per le imbarcazioni. Allorchè nel 1598 gli Estensi, perduta Ferrara, si ritirarono a Modena, la dimora finalese, perduta la sua importanza venne completamente abbandonata in balia delle acque del fiume; sicchè nei secoli seguenti i depositi delle alluvioni interrarono il castello stesso per una profondità di 4-5 metri [nelle lastre N_003155, N_003159, N_003160, N_003174 è ben visibile che la parte inferiore del Castello presenta umidità di risalita]. Circa un secolo fa (1876) il corso del Panaro veniva deviato a nord e il castello perdeva la sua principale attrattiva, di sorgere cioè a specchio delle acque che le lambivano il lato meridionale; inoltre tutto il fossato che lo circondava veniva anche interrato. 2) I restauri dell’Ottocento. Nel 1864 il castello delle Rocche era acquistato dal comune di Finale e qualche tempo dopo venivano iniziati i primi lavori ad opera del Comune stesso e del Soprintendente di allora, Raffaele Faccioli” (FNTI: BAPF111). [prosegue in OSS]
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640786
- NUMERO D'INVENTARIO N_003155, N_003156/ da N_003157 a N_003164, da N_003167 a N_003170, da N_003174 a N_003180/ N_003185, N_003204, N_003205
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
minuta (1)
minuta (2)
minuta (3)
minuta (4)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0