studio dal vero. figura maschile con canna

altorilievo, 1882 - 1882

Figura maschile in piedi, con volto barbuto, che afferra con le mani un fusto di canna, disposto in posizione obliqua dietro la schiena. Il corpo nudo, con testa ruotata e sguardo rivolto verso il basso, si staglia da un pannello rettangolare dal profilo a elle, che consente l’appoggio dei piedi

  • OGGETTO altorilievo
  • MATERIA E TECNICA gesso/ modellatura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • ATTRIBUZIONI Tripisciano Michele (1860-1913): scultore
  • LOCALIZZAZIONE Caltanissetta (CL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE “Studio dal vero” è una delle prime opere di Michele Tripisciano, noto scultore nisseno attivo a Roma tra l’ultimo quarto dell’Ottocento e il 1913. Si tratta di un bozzetto in gesso realizzato nel 1882, periodo in cui lavorava nello studio di Francesco Fabi Altini, frequentato dal 1880 dopo aver conseguito gli studi presso l’Ospizio di San Michele a Ripa. E’ esposto, con altre diciannove opere dello scultore, nella sala Orfeo del Museo Tripisciano a Caltanissetta. Il museo è intitolato allo scultore perché la maggior parte delle opere esposte proviene dal suo lascito testamentario al comune di Caltanissetta, datato 19 settembre 1913 (FNTI SBfonte0004). “Gli oggetti d’arte, i bronzi, i gessi e i marmi”, che si trovavano nello studio romano dello scultore in via Aureliana n.63, furono inventariati con tutti gli altri beni nei primi di gennaio del 1914 dal pittore Guido Francisci, alla presenza degli eredi o dei loro procuratori. Di ogni bene fu quantificato il valore; in molte opere d’arte fu specificato il soggetto rappresentato. Il bozzetto non è citato nell’inventario; probabilmente potrebbe trattarsi di uno dei tre gessi collocati sulla porta d’ingresso dello studio, inventariati al n.159 (FNTI SBfonte0001). Nel 1921 la maggior parte delle opere ereditate dal Comune era ancora custodita nelle casse (BIBH SBB0003); alcune opere furono esposte nella biblioteca comunale Scarabelli e nel palazzo municipale di Caltanissetta. Successivamente, molte opere furono collocate nella sede del vecchio carcere, adibito a liceo scientifico (BIBH SBB0008; SBB0019). L'altorilievo, riportato al n.3 del catalogo delle opere redatto nel 1957 da Enzo Falzone, risulta collocato presso il Municipio (BIBH SBB0007). Alla fine degli anni Cinquanta, l''Associazione Archeologica Nissena promosse l'istituzione del Museo Civico Nisseno, allestito in alcuni locali di un edificio comunale, inaugurato il 25 giugno 1959 (BIBH SBB0010) e dipendente dalla Biblioteca Comunale. Si esposero i reperti archeologici, rinvenuti negli scavi curati dalla Soprintendenza alle Antichità dal 1951, e molte opere di Giuseppe Frattallone e Michele Tripisciano, donate dagli stessi scultori al Comune. Alcune opere, purtroppo, furono distrutte e trafugate per la "mancanza di un adeguato posto di custodia e di un consegnatario responsabile" (FNTI SBfonte0002). Nel 1964, a causa dell’incremento dei beni archeologici, il museo fu trasferito presso il piano terra e il primo piano dell’edificio ex G.I.L. Bruno Mussolini e la sezione di Arte Moderna fu sistemata nei corridoi. Nel registro cronologico d'entrata del patrimonio artistico della sezione d’arte moderna del museo, databile tra gli anni Sessanta e Settanta, risultano centotrentuno opere. Il bozzetto è inventariato al n.2; lo stato di conservazione risulta buono (FNTI SBfonte0003). Nel 1995 le opere d’arte moderna furono trasferite nel palazzo Moncada, in occasione di una mostra sullo scultore, e poi collocate in un deposito dello stesso palazzo in attesa del loro restauro, avvenuto tra il 2007 e 2008, e dell’allestimento del museo Tripisciano, inaugurato il 10 dicembre 2010. Una foto anteriore al 1987 mostra lo stato di conservazione prima del restauro (FTA5). L’opera è stata intitolata “Studio dal vero” per l’iscrizione posta in basso a destra: “Michele Tripisciano da Caltanissetta fece in Roma 1882 Studio dal vero”. Non si tratta del titolo piuttosto della modalità di realizzazione attraverso l’osservazione di un modello in posa, esercizio importante per affinare le abilità tecniche e di osservazione. L’altorilievo rappresenta una figura maschile nuda in piedi, con volto barbuto e testa girata di profilo e sguardo rivolto verso il basso. Tiene un fusto di canna, come si evince dai nodi e dall’estremità superiore cava, disposto in posizione obliqua dietro la schiena. Potrebbe, probabilmente, trattarsi di un giavellottista. Il lato posteriore del bozzetto, non rifinito, è incavato nella parte centrale in corrispondenza della figura. Tripisciano utilizzò lo stesso pannello dal profilo a elle, per consentire l’appoggio dei piedi, nel 1883 nell’altorilievo dell’Allegoria di Caltanissetta (FTA6), esposto presso il museo Tripisciano. Secondo Marisa Sedita Migliore “nell’opera, piuttosto statica nel complesso, torna ad intravedersi quell’attenzione anatomica per la figura umana, già evidenziata nel busto del Frattallone, realizzato l’anno precedente”(BIBH SBB0011; SBB0025). Secondo Gino Cannici “il bel ‘nudo maschile’, modellato con edonistica compiacenza che supera il dato realistico, non lascia prevedere gli sviluppi della sua arte che nelle prime opere oscilla tra opposti poli; ecco il veristico ‘Quei tempi non tornano più’ (1883), che indulge alla caratterizzazione, mentre l’irrequieto e corrucciato ‘Mario sulle rovine di Cartagine’ (1884) e l’accademico ritratto ideale di ‘Augusto’ sono intrisi di spirito classico romaneggiante. Ma la ‘Pesca inaspettata’ (1884) ci si presenta come uno ‘shock’ nell’ambito della sua prima produzione. Vi confluiscono varie esperienze culturali, oltre che lo scontato riferimento a Gemito. La vivacità mimica e dinamica dell’opera e la sapienza esecutiva elevano il tono della figurazione aneddotica” (BIBH SBB0012)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900382178
  • NUMERO D'INVENTARIO SA6/ 0016
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta
  • DATA DI COMPILAZIONE 2020
  • ISCRIZIONI in basso, lato destro - Michele Tripisciano / da / Caltanissetta fece in Roma / nel 1882 / Studio dal vero - Tripisciano, Michele - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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