Una semplice cornice dorata con motivi a palmette, racchiude la raffigurazione della battaglia di Belgrado, uno degli episodi più celebri della guerra austro-veneto-turca (1714 – 1718). La battaglia fu combattuta il 17 agosto 1717 alle porte della città serba – cinta d’assedio da alcuni mesi - tra l’Impero turco e le truppe austriache al comando del principe Eugenio di Savoia –Soissons. La vittoria riportata dall’esercito austriaco segnò l’ennesima riconquista della città da parte degli Asburgo in due secoli, persa poi definitivamente dall’Austria – come il resto dei territori a sud della Sava e del Danubio – nel 1739 con la pace di Belgrado. L’opera, fedele testimonianza storica dell’evento, si sviluppo secondo uno schema preciso. Il primo piano – vivacizzato solo da un gruppo di tre scarni alberi sulla sinistra - è interamente occupato dal cruento scontro tra i cavalieri dei due eserciti. Nella mischia si distinguono chiaramente insegne e divise degli opposti schieramenti e le figure dei comandati degli schieramenti raffigurati al culmine della battaglia, Halil Mustafà Pascià su di un cavallo bianco, comandante della guarnigione turca che difendeva Belgrado. Sullo sfondo, veduta a volo d'uccello sui reparti militari, sulla campagna circostante attraversata dal Danubio