Diana e Atteone

gruppo scultoreo, post 1773 - post 1773

Fontana raffigurante due gruppi distinti di statue posti su dei finti scogli sullo sfondo di rocce rustiche dalle quali scende una copiosa cascata d'acqua. Nel gruppo di destra è rappresentata una giovane donna con il braccio destro alzato e attorno alla quale si trovano otto ninfe vestite di vaghi panneggi e in differenti posizioni. Nel gruppo di sinistra invece si vede un uomo avente la testa di cervo assalito da una piccola muta di cani fra cui si riconoscono mastini e danesi; la scena è immersa in una vasca semicircolare con bordatura rustica

  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Campana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Reggia di Caserta
  • LOCALIZZAZIONE Reggia di Caserta
  • INDIRIZZO Piazza Carlo di Borbone, Caserta (CE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE E' la quinta ed ultima fontana lungo la fantastica "via d'acqua" che taglia il parco in due per tutta la sua lunghezza (tre KM.circa) e rappresenta il mito di Diana e Atteone. "...in mezzo alla gran vasca erano situate due scogliere isolate, l'una con statua rappresentante Diana corteggiata dalle sue Ninfe, e l'altra con Atteone, che si va cambiando in cervo...". Così la descrive il Patturelli. Già nella "Dichiarazione dei disegni", il Vanvitelli riferiva che il tema della caccia rappresentava l'elemento dominante e determinante di tutta la simbologia del Parco" questa regione a Diana superstiziosamente consacrata, per essere come è credibile, il boscoso monte alle Cacce favorevole...". L'intenzione del Vanvitelli era quella di concludere con una espressione lirica e quasi inneggiante alla grandiosità dei Borboni, un episodio culminante e squisitamente scenografico, nella migliore tradizione barocca. Tuttavia i gruppi della fontana, presi singolarmente, sono improntati su modelli tendenzialmente accademici e classicisti, anche se la giustezza delle proporzioni e lo spontaneo equilibrio degli atteggiamenti rendono al complesso una naturalezza fresca e aperta quanto inaspettata. Il Chierici, il Fagiolo dell'Arco e l'Izzo sottolineano giustamente che il soggetto della fontana e la sua composizione appartengono al Vanvitelli ed è l'unico ad essere stato rispettato "all'infuori del soggetto ispirato dal mito di Diana e Atteone, per gli altri non si tenne conto degli studi già fatti in proposito o si ignorarono". Tutti gli scultori operanti alla Reggia si occuparono di questa fontana. In particolare Tommaso Solari lavorò all'intero modello architettonico, mentre a Paolo Persico spettò il compito di mettere a punto i bozzetti del gruppo di Diana e Atteone
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500068323
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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