Gemelli e Cancro

decorazione plastico-pittorica, 1595 - ca 1612

Apparato plastico-pittorico murale compreso tra coppia di paraste e cornicione

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura a stampo
  • MISURE Altezza: 5,10 m
    Lunghezza: 3,15 m
  • ATTRIBUZIONI Giulio Romano (1499 Ca./ 1546): inventore
    Viani, Antonio Maria (cerchia): decoratore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 1, 27/ Galleria dei Marmi o dei Mesi
  • INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La campata, al centro della quale si apre una porta (in parte tamponata), ripete fedelmente il modello proposto da Giulio Romano per la campata centrale dell'originaria loggia (la quinta). La lunetta superiore ospita una nicchia circolare in stucco dorato con fondo decorato da motivo di foglie trilobate, destinata ad ospitare un busto; due figure alate con attributi sono dipinte lateralmente (la prima reca una lancia, la seconda tiene nella destra una spada); negli spicchi tra arco e paraste si collocano due geni alati in stucco bianco reggenti medaglioni con i segno zodiacali dei Gemelli (il primo) e del Cancro (il secondo). La porta, inquadrata da una fascia dipinta a girali vegetali su fondo bianco, è affiancata da due fasce contenenti sottili festoni, dipinti anch'essi su fondo bianco: la loro larghezza corrisponde a quella delle due mensole in stucco bianco e dorato reggenti l'architrave della porta, sopra la quale uno spazio rettangolare oggi vuoto testimonia l'originaria collocazione di un rilievo lapideo (probabilmente la fronte di sarcofago con “Leggenda di Medea”, tuttora conservata a Palazzo Ducale e di proprietà del Comune di Mantova). Al di sopra della luce della porta due tabelle dipinte, affiancate, ospitano coppie di tritoni con conchiglie su fondo rosso. Lo spazio tra la porta e le paraste è ulteriormente arricchito da due fasce laterali dipinte a imitazione del porfido e lo zoccolo della parete continua la decorazione a finti marmi dei piedistalli delle paraste. A proposito di questa porta, Cottafavi (1933) riferisce: “Anche altra porta, o finestra, che abbiamo nel restauro in parte lasciata aperta, aveva luce dal cortile ora dell'abside della basilica di S. Barbara, ed era a forte strombatura, e comprova l'appartenenza della parte occidentale della sala ad un periodo costruttivo anteriore all'incorporamento”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267712-2.3
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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