altare, post 1638 - ante 1649

altare

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA diaspro rosso
    marmo bianco di Carrara
  • ATTRIBUZIONI Gelpi Antonio Detto Vecchio (1740/ 1804): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La III cappella a sinistra della chiesa di San Bartolomeo dedicata a S. Domenico, fondatore dell'ordine dei padri predicatori, è situata di fronte a quella della Madonna del Rosario III a destra. Ricchissima nella decorazione quest'ultima , altrettanto fastosa rispetto alle altre questa di S. Domenico. L'altare e la pala erano già presenti negli anni tra il 1638 e il 1650: infatti nel 1638 "con elemosina di scudi 230 fu fatta fare a Napoli l'immagine di S. Domenico di Soriano" scrive Bottagisi (Cronaca, f. 54 v.); nel 1649 "P. Costanzo Maria da Verdello fece fare l'altare di San Domenico di Soriano" (Bottagisi, Cronaca; f. 54 v.). Per la pala di S. Domenico di Soriano si rimanda alla scheda 00202216.2). Dopo la metà del Settecento, terminati i grandi lavori della Cappella del Rosario, i Domenicani vollero rinnovare la cappella del loro santo fondatore: "16 febbraio 1768. Li Padri danno facoltà al p. maestro Alberici di fabbricare l'altare di marmo di S. Domenico" (Zillioli, Annali). Nel 1775 il Pasta vede "completato il moderno e ben ideato altare di finissimi marmi dedicato a S. Domenico, con colonne di diaspro rosso e begli angeli in cima scolpiti in marmo di Carrara che sono di Antonio Gelpi comasco", il tutto eseguito dunque dal 1768 al 1775. Naturalmente per quanto concerne il disegno e la struttura dell'ancona vennero mantenuti quelli di tutte le altre cappelle. Antonio Gelpi, scultore originario della Val d'Intelvi diocesi di Como, nato nel 1740 e morto a Bergamo nel 1804, fu allievo di Antonio Pirovano e lavorò in diverse chiese di Bergamo, tra cui il Duomo (due statue nel timpano dell'ancona della III cappella della SS. Trinità e di S. Gregorio Barbarigo 1797 e busto a rilievo dell'archeologo Mario Lupi nella sagrestia), in S. Alessandro in Colonna (due angeli nell'altare maggiore) (AA.BB. Il Duomo di Bergamo 1991, p. 101; P. Locatelli, Illustri Bergamaschi, III 1879, p. 305). Molto attivo anche nel Bergamasco con statue nelle chiese di Cenate, Cologno, Romano di Lombardia, Stezzano, Urgnano (Pagnoni L., Chiese parrocchiali ,1979). Il nipote Antonio Gelpi il Giovane, di cui si hanno scarse notizie, morto nel 1825 circa, lavorò assieme allo zio nel Duomo di Bergamo (due statue nella II cappella a destra), in S. Bartolomeo e in S. Maria Immacolata delle Grazie (profeti e angeli in stucco scomparsi nella demolizione ottocentesca della chiesa, che venne rifatta e consacrata nel 1879 (si veda la II cappella a sinistra)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300202216-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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