fiori con leoni e farfalla
Basamento circolare su cui poggia vaso bombato con coperchio, nel cui centro è inserito l'orologio. Decorazione: per le parti in bronzo: nel basamento motivi a traforo, ai lati su volute 2 putti che sorreggono ghirlande di rose. Sopra il quadrante nastro con fiori; ai lati del vaso, che funge da cassa, 2 protomi leonine con maniglie annodate terminanti con frange. Guarnitura e baccellature tra il collo e il coperchio. Per il vaso: fiori di crisantemi e peonie su fondo bianco che spuntano dalla terra rocciosa; 4 pannelli lobati con leone cinese; nel collo una farfalla e crisantemo, alternati in 6 riquadri.Due fori di carica. Montaggio: parti decorative in bronzo dorato avvitate; maniglie e basamento mobili.Nel quadrante su fondo in ottone decorato sono applicate dodici placchette di smalto bianco su cui appaiono le ore in numeri romani in blu, mentre i minuti sono punzonati di cinque in cinque in cifre arabe lungo l'orlo. Lancette in acciaio brunito con punte a composizione di trifogli. Lunetta di bronzo dorato, con perlinatura. [continua in note]Movimento: tipo Parigi, diametro86 mm. Scappamento ad ancora larga con ruota a denti fitti. Pendolo corto con doppio gancio e lente squadrata
- OGGETTO orologio da tavolo
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ doratura/ cesellatura
acciaio/ brunitura
Ottone
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MISURE
Profondità: 18 cm
Altezza: 55 cm
Larghezza: 40 cm
- AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese Manifattura Giapponese
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ATTRIBUZIONI
Vincenti & C (notizie Dal 1822 Ca): orologiaio
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio, con la coppia candelieri a cui è associato (cfr. inv. n.; 0100216285), fa parte degli oggetti di Palazzo Reale scelti da Amedeo d'Aosta per arredare la sua residenza in via Maria Vittoria, in occasione del matrimonio con Vittoria dal Pozzo della Cisterna, come risulta dall'inventario del 1880. Successivamente torna a Palazzo Reale.Angela Griseri suggerisce una datazione al terzo quarto dell'Ottocento, considerando che la diffusione di modelli circolati alle Esposizioni Internazionali - a partire da quella di Londra del 1851 - continuano a suggerire nei decenni 1860-1880 molti accostamenti fertili per le residenze di Vittorio Emanuele II, particolarmente attento al gusto neorocaille.L'insieme in porcellana policroma del periodo Edo, del tipo Imari (per cui cfr. E. Kondo, in Porcellane e argenti del Palazzo Reale di Torino, Milano 1986, scheda 255, pp. 431-432) abbina per la montatura elementi neobarocchi seicenteschi (protomo leonine) e settecenteschi (putti). L'idea di utilizzare per orologi la porcellana pregiata incontra il favore dei committenti soprattutto nella seconda metà dell'Ottocento (cfr. A. Griseri, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 98, p. 270).Giuseppe Brusa specifica che la datazione del movimento e del quadrante al 1860 circa è approssimativa a causa della poca precisionecronologica del punzone; considera inoltre pressoché certa per l'insieme una vendita da parte dei Musy, che non hanno potuto apporre la firma a causa del tipo di quadrante (cfr. G. Brusa, in Ibid.)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216057
- NUMERO D'INVENTARIO 3980 rosso
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI sotto il basamento - 86/204 - numeri arabi - a pennello in nero -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0