il capo e le mani di Ciro mozzate

arazzo, ca 1750 - ca 1756

Riduzione ordito 8,5 cm.; riduzione trame 18 cm. Bordura: finta cornice mistilinea con volute in alto, a cui sono appesi festoni di fiori; in alto, un putto alato in volo recante corone di alloro e tromba e due lance con vessillo incrociate; in basso è un ovale con figura maschile barbuta (forse il poeta Orazio), seduta, con collare, con in mano una tavola con iscrizione, a monocromo, inquadrato da volute e da due puttini in piedi che sostengono festoni di fiori. Nella scena centrale, sullo sfondo, a destra, elemento architettonico terminante con un vaso e a sinistra una tenda-sipario da cui pendono cordoni con due nappe. In un piano intermedio sono tre personaggi con ricchi turbanti che si ritraggono spaventati, schermandosi col mantello alla vista del capo mozzato di Ciro; in primo piano, a sinistra, il servitore che offre una testa, reggendola per i capelli; a destra un ragazzino seduto con un copricapo piumato e un cane. Colori: marrone, giallo-ocra in più tonalità...(cont in OSS)

  • OGGETTO arazzo
  • MATERIA E TECNICA FIBRA VEGETALE
    lana/ arazzo
    filo di seta
    filo metallico
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese
  • ATTRIBUZIONI Beaumont, Claudio Francesco (1694/ 1766): esecutore bozzetto
    Demignot Francesco (notizie 1737/ 1785): esecutore arazzo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli arazzi della storia di Ciro furono tessuti tutti tra il 1750 e il 1756 su bozzetti in controparte di Claudio Beaumont. Due arazzi (Guerriero che riceve ordini e Guerriero con bandiera) sono probabilmente stati tessuti da Antonio Dini verso il 1750; gli altri spettano a Francesco Demignot (cfr. M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Mostra del Barocco piemontese", Torino 1963, pp. 12-14, 20; M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Arazzi e Tappeti antichi", Torino 1952, pp. 126-127). Nell'elenco dei lavori eseguiti in Torino tra il 1737 e il 1754 dall'arazziere Antonio Dini (AST sez. riun Azienda Real Casa, Cassa 294, Registro O; trascritta in Schede Vesme, 1963, vol. I, pp. 107-108) sono nominati due arazzi della serie delle Storie di Ciro, in seta, lana, oro e argento e ordito di lana, rispettivamente del peso di libbre 24, 6 e 20, 8. A parte alcuni generici pagamenti al pittore Giovanni Domenico Molinari e Felice Manassero (nel 1748). Per i modelli, messi in relazione dalla Viale (1963, pp. 12-14) con la serie in questione, l'unico pagamento registrato è quello del 1788 riguardante il trasporto dei sei pezzi delle Storie di Ciro dal Guardamobili alla R. Manifattura, per una probabile manutenzione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171894
  • NUMERO D'INVENTARIO 5057
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
    2007
  • ISCRIZIONI in basso, a sinistra - 1923 D.C - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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