guerriero presso un'urna

arazzo, ca 1745 - ca 1749

Riduzione ordito 7 cm.; riduzione trame 13 cm. Bordura a finta cornice lignea intagliata, decorata con mazzi di fiori. Nella scena centrale, sulla destra, un guerriero con bastone in mano guarda un'urna scolpita, in uno scenario di architetture rovinate. Colori: ocra, verde, azzurro, beige in più tonalità. Fodera in due teli, recente, cucita alla nuova cimosa. Sospensione ad anelli nel lato alto e basso (rimossi nel 1988)

  • OGGETTO arazzo
  • MATERIA E TECNICA FIBRA VEGETALE
    lana/ arazzo
    filo di seta
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese
  • ATTRIBUZIONI Antoniani Francesco (1700 Ca./ 1775): esecutore arazzo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La serie comunemente denominata "Le Architetture" comprende due arazzi grandi ("Guerrieri tra le rovine di un antico edificio", "Guerrieri tra architetture rovinate") e quattro "entrefenêtre" ("Guerriero seduto tra le rovine", "Guerriero presso un'urna", "Guerriero appoggiato ad una balaustra", "Guerriero appoggiato a balaustra con statua"). I cartoni furono tutti realizzati da Francesco Antoniani, al quale fu corrisposto un compenso di L. 460 il 20 agosto 1745 per la realizzazione di tre dipinti con architetture rovinate; lo stesso artista ricevette in seguito dei pagamenti per altri dipinti "da servir di modello ut supra", tra il giugno 1746 e il luglio 1747. L'insieme dei cartoni era stato ideato per l'esecuzione di arazzi ad alto e basso liccio: l'elenco dei lavori di Antonio Dini menziona soltanto tre arazzi di questo gruppo tessuti ad alto liccio; inoltre per l'arazzo "Guerrieri tra le rovine di un antico edificio" esiste, nella Palazzina di caccia di Stupinigi, un cartone diviso in tre pezzi che è in controparte, e quindi è stato tessuto da Francesco Demignot in basso liccio; sempre a Stupinigi esiste un cartone per l'arazzo "Guerrieri tra architetture rovinate", il quale fu tessuto da Antonio Dini ad alto liccio seguendo il senso del dipinto, e non in controparte. Per gli entrefenêtre mancano i cartoni (cfr. M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Arazzi e tappeti antichi", Torino 1952, pp. 136-137; M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Mostra del Barocco Piemontese", Torino 1963, pp. 6, 16-17; Mallè L., Mobili e Arredi lignei. Arazzi e bozzetti per arazzi, Torino 1972, p. 529, fig. 22; A. Telluccini, Arazzi torinesi ceduti al Comune per l'arredamento delle sale di Palazzo Madama, in "Torino", N° XII dic. 1927; L. Mallè, Palazzo Madama in Torino. Le collezioni d'arte, Torino 1970, vol. II, pp. 393-397; AA.VV., La collezione di arazzi della Galleria Sabauda: note sulla sua formazione, Torino 1984)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171927
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2016
  • ISCRIZIONI in alto, angolo sinistro - M / 151 - corsivo - a penna/ nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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