guerriero che riceve ordini

arazzo ca 1750 - ca 1750
Dini Antonio (attribuito)
1700 ca./ 1771

Riduzione ordito 8 cm.; riduzione trame 16 cm. Bordura: finta cornice mistilinea con volute in alto, a cui sono appesi festoni di fiori; in alto, un putto alato in volo recante corone di alloro e tromba e due lance con vessillo incrociate; in basso è un ovale con figura femminile a monocromo inquadrato da volute e da due puttini in piedi che sostengono festoni di fiori. Nella scena centrale, sulla sinistra, in primo piano, è raffigurato un soldato che riceve ordini da un personaggio sulla destra con turbante. Colori prevalenti: rosa, rosso, azzurro, blu, beige e marrone. Fodera intera cucita a losanghe all'arazzo, di probabile epoca del restauro; toppa applicata in alto per rinforzare il rammendo; fettuccia di cotone alta 1,75 cm circa applicata mediante cucitura lungo il margine inferiore e lungo i lati nella metà inferiore dell'arazzo. Sospensione a cordicella nel lato superiore

  • OGGETTO arazzo
  • MATERIA E TECNICA FIBRA VEGETALE
    filo di seta
    filo metallico
    lana/ arazzo
  • MISURE Altezza: 498 cm
    Larghezza: 109 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese
  • ATTRIBUZIONI Beaumont Claudio Francesco (1694/ 1766): esecutore bozzetto
    Dini Antonio (attribuito): esecutore arazzo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I panni componenti la "Storia di Ciro" sono in tutto dieci; di questi , quattro (Ciro fanciullo, Ciro muove guerra ad Artaserse, La battaglia di Cunaxa, Soldato che si volge a guardare la statua di un toro imbizzarrito) sono conservati nel Palazzo del Quirinale a Roma, uno (Senofonte riceve l'annuncio della morte del figlio) si trova a Museo Civico di Torino. Gli arazzi della storia di Ciro furono tessuti tutti tra il 1750 e il 1756 su bozzetti in controparte di Claudio Beaumont. Due arazzi (Guerriero che riceve ordini e Guerriero con bandiera) sono probabilmente stati tessuti da Antonio Dini verso il 1750; gli altri spettano a Francesco Demignot (cfr. M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Mostra del Barocco piemontese", Torino 1963, pp. 12-14, 20-21, tav. 15b; M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Arazzi e Tappeti antichi", Torino 1952, pp. 126-127). Nell'elenco dei lavori eseguiti in Torino tra il 1737 e il 1754 dall'arazziere Antonio Dini (AST sez. riun Azienda Real Casa, Cassa 294, Registro O; trascritta in Schede Vesme, 1963, vol. I, pp. 107-108) sono nominati due arazzi della serie delle Storie di Ciro, in seta, lana, oro e argento e ordito di lana, rispettivamente del peso di libbre 24, 6 e 20, 8.Sono documentati, inoltre alcuni generici pagamenti al pittore Giovanni Domenico Molinari e Felice Manassero (nel 1748). Per i modelli, messi in relazione dalla Viale (1963, pp. 12-14) con la serie in questione, l'unico pagamento registrato è quello del 1788 riguardante il trasporto dei sei pezzi delle Storie di Ciro dal Guardamobili alla R. Manifattura, per una probabile manutenzione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171893
  • NUMERO D'INVENTARIO 5059
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
    2007
  • ISCRIZIONI in basso, a sinistra - D.C. 1222 - corsivo - a penna/ nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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