guerriero che riceve ordini

dipinto, 1725-1749

La bordura presenta una finta cornice mistilinea con volute in alto, a cui sono appesi festoni di fiori; in alto, un putto alato in volo recante corone di alloro e tromba e due lance con vessillo incrociate; in basso è un ovale con figura femminile a monocromo inquadrato da volute e da due puttini in piedi che sostengono festoni di fiori. Nella scena centrale, sulla destra, in primo piano, è raffigurato un soldato che riceve ordini da un personaggio sulla sinistra con turbante. Colori prevalenti: rosa, rosso, azzurro, blu, beige e marrone

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 119
    Larghezza: 26
  • ATTRIBUZIONI Beaumont Claudio Francesco (1694/ 1766)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico d'Arte Antica
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Madama
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Francesco Claudio Beaumont, pittore piemontese formatosi a Roma nella scuola di pittura di Francesco Trevisani, fu l'autore dei bozzetti, tutti in controparte, per gli arazzi della Storia di Ciro. Questo gruppo di dipinti fu acquistato nel 1959 dal Museo Civico di Torino (acquisto Pietro Accorsi); non si può datare esattamente la data di esecuzione dei bozzetti, ma se si tiene conto che il lavoro del Beaumont per la Regia Manifattura di Torino iniziò nel 1731 con l'ideazione della Storia di Alessandro e che si concluse nel 1748, è giusto pensare che la Storia di Ciro sia stata l'ultima ad essere ideata dal Beaumont, in quanto in questa serie di bozzetti si avverte una maggiore facilità e felicità dell'artista ad indulgere ad effetti decorativi nella composizione che non in altri bozzetti ideati precedentemente. La Storia di Ciro fu poi tessuta tra il 1750 e il 1756: due panni da Antonio Dini (difficili nell'attribuzione) e otto da Francesco Demignot. Tre cartoni ("Senofonte riceve l'annuncio della morte del figlio", "Soldato che si volge a guardare la statua di un toro imbizzarrito" e "Ciro muove guerra ad Artaserse"), conservati nella Palazzina di Caccia di Stupinigi, sono tradizionalmente attribuiti a Gian Domenico Molinari (cfr. H. Göbel, Wandteppiche, Leipzig 1923, p. 454; M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Arazzi e tappeti antichi", Torino 1952, pp. 133-134; M. Viale Ferrero, Claudio Beaumont and the Turin Tapestry Factory, in "The Connoisseur", 1959; V. Viale, I Musei Civici di Torino, Torino 1961; M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Mostra del Barocco Piemontese", Torino 1963, pp. 12-14, 21, 23-24, tav. 15b; Mallè L., I dipinti del Museo Civico d'Arte Antica di Torino, Torino 1963, pp. 26-28; V. Viale, Catalogo dei dipinti, Civico Museo Francesco Borgogna, Vercelli, 1969, p. 63;)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100172011
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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