decorazione plastico-pittorica, complesso decorativo - ambito piemontese (fine/inizio, fine secc. XVII/ XVIII, sec. XVII)

decorazione plastico-pittorica,

L'interno della chiesa di San Filippo è interessato da una ricca decorazione plastico - pittorica che correndo lungo tutta la parte alta delle pareti, si integra vicendevolmente. In controfacciata due telamoni, sotto una mensola con foglie di acanto, reggono parte del coro. Lungo le pareti, invece, al termine di grandi capitelli corinzi, dei putti a tutto tondo seduti sul bordo del cornicione, reggono, di volta in volta. torri e piante. In alto la decorazione continua con motivi vegetali e con frutti che creano una densa ghirlanda sotto le mensole che sostengono la volta a cassettoni in stucco con rosette. Il ciclo di affreschi che decora l'interno della chiesa è costituito dalla raffigurazione delle otto allegorie simboleggianti le Virtù e la Religione sullo sfondo di una composizione geometrizzante, oltre a quattro paesaggi simbolici e angeli, posti sopra gli archi di ingresso delle cappelle laterali

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
    stucco/ modellatura
  • LOCALIZZAZIONE Chieri (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Bosio assegna il lavoro dell'intera decorazione a stucco che corre lungo la parte superiore delle pareti laterali, a Pietro Sommasso (o Sommazzo) (BOSIO A., Memorie storico-religiose e di belle arti del duomo e delle altre chiese di Chieri, Torino 1880, p.280); notizia ripresa da Vesme che amplia l'attività dello stuccatore alla decorazione dei palazzi Carignano e Reale, per un periodo compreso tra la fine del'600 e il primo terzo del secolo successivo (BAUDI DI VESME A., Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino, 1968, vol.II, p.997). L'attribuzione a Pietro Sommasso, luganese e iniziatore di una serie di stuccatori, viene confermata da un documento d'archivio dove si attesta un pagamento di 32 lire e 10 soldi per "...i materiali et...de'stucchi della stessa ringhiera..." (Archivio dei Filippini presso Archivio Arcivescovile di Torino, mazzo II, 17/3 2). La data 1681 porta a un'anticipazione dell'attività dello stuccatore, per quanto riguarda San Filippo, i cui lavori peraltro devono essersi protratti fino ai primi anni del secolo XVIII. (CAVALLARI MURAT A., Antologia monumentale di Chieri, Torino 1969, p.99) (MALLE' L., Le arti figurative in Piemonte, Torino s.d. (1974), p.33) (CAPPELLETTO G., Architettura di Chieri, Chieri 1963, s.n.p.). La parte affrescata è rinchiusa entro cornici in stucco che completa la decorazione di Pietro Sommasso. La serie di affreschi rientra nella moda della seconda metà del'600 di decorare programmaticamente (appoggiandosi al testo del Thesauro) e moralisticamente le sedi più rappresentative non solo di Torino (Palazzi Reale, Madama, Carignano, Lascaris e il Castello del Valentino). Anche se non è possibile identificare il pittore è tuttavia ben definita la sua cultura figurativa, basata sugli esempi dell'avanzato'600 piemontese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024719A-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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