ciborio, insieme di Antonelli Alessandro, Conterio Bartolomeo, Magistrini Giuseppe (secondo quarto sec. XIX)

ciborio,

Il ciborio, di forma cilindrica, pogfgia su una corona di puttini, uniti da festoni e grappoli d'uva, poggianti a loro volta su un basamento cilindrico, decorato con i simboli degli evangelisti e due teste di cherubini. Il ciborio è scandito, nella parte centrale, da sei colonnine corinxie, tra le quali sono rappresentazioni a rilievo figuranti la Pietà, le Marie le la cena in Emmaus. Inoltre in questa zona il ciborio è decorato nella parte superiore da un motivo geometrico. La cupola, sormontata dal Padre Eterno, è scompartita in una serie di esagoni, in ognuno dei quali è reffigurato un simbolo della passionedi Cristo

  • OGGETTO ciborio
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ sbalzo/ fusione/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Antonelli Alessandro (1798/ 1888): disegnatore
    Conterio Bartolomeo (notizie 1838-1840): esecutore
    Magistrini Giuseppe (notizie Prima Metà Sec. Xix)
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel febbraio del 1835 viene redatta la scrittura di convenzine fra ila fabbricedria e Bartolomeo Conterio per la messa in opera del ciborio. In detta scrittura si aggiunge che l'artista dovrà attenersi al disegno dell'Antonelli. Detto disegno doveva essere già pronto nel 1832, quando la fabbriceria segnala all'Antonelli che per l'esecuzione sono stati interpellati i Manfredini, bronzisti milanesi. Nella scrittura sopracitata si fa menzione anche delle competenze del Conterio, nonchè del fatto che il ciborio dovrà, mediante moto di rotazione, convertirsi in trono di espisizine. Da un documento successivo, datato 1839, apprendiamo che alcuni modelli per il ciborio, precisamente gli ornati dei contorni degli esagoni, un angioletto piangente, i cherubini sopra la pietà, gli angioletti e le Marie, sono stati forniti da Giuseppe Arrigoni. Nell'autunno del 1838 le competenze del Conterio devono comunque essere terminate, tanto è che in questo periodo lo stesso sollecita l'intervento dell'Antonelli e del Magistrini, per perfezinare i procedimenti architettonici e mettere in opera gli accorgimenti tecnici relativi alla rotazione del ciborio. Il 12 ottobre 1839 avvengono i collaudi, in novembre l'opera è terminata e spedita da Milano a Novara. L'oggetto in esame segnalata dal Bianchini, si amentre si sta eseguendo, sia a lavoro ultimato, presenta caratteri che in un certo senso lo pongono già al di fuori delle problematiche del neoclassicismo. Questo, diversamenteda quanto accade per l'altare maggiore ancora legato ai dettami neoclassici, pare riprendere modelli rinascimentali nella corona di angeli quasi robbieschi e, nella forma del tabernacolo, i tempietti di marca lombarda diffusi in Lombardia dietro l'idea bramantesca. Questo fatto può essere già indicativo della futura via intrapresa dall'Antonmelli, in una direzine tendente ad accogliere e fondere influenze varie e di diverso tempo. In occasinedella mostra dedicata a Novara all'ANtonelli, fu pubblicato un suo disegno, nel quale compare inserito fra le colonne dell'altare maggiore il ciborio con analogie molto evidenti con quello attualmente in sito. Il modellino in legno del ciborio giace attualmente nei locali attigui alla sala dell'Archivio Capitolare del Duomo. Per la bibliografia specifica si veda Novara, Archivio Capitolare del Duomo, Documenti della fabbrica, presbiterio, coro e sacrestia, teca 61; Novara, Archivio Capitolare del Duomo, Documenti e note circa l'altar maggiore, teca 62; A. BIANCHINI, Il Duomo e le sculture del corpo di guardia, Novara 1836, p. 15; A. BIANCHINI, La decorazione della Cattedrale, in "Spigolatore novarese", Novara 1840, pp. 126-127; G. CASALIS, Dizinario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, Torino 1843, vol. XII, p. 102; G. BARLASSINA, A. PICCONI, Le chiese di Novara, Novara 1933, p. 40; L. CELLARI, Bartolomeo Conterio, in U. THIEME, F. BECKER, Allgemeines Lexikon der Bildenden Kunstler von der Antike bis Zurgegenwart, V. VII, Lipsia 1912, p. 331; P. VERZONE, L'antico duomo di Novara, Novara 1934, p. 26; Novara e Antonelli, catalogo della mostra, Novara 1975, pp. 25, 41-45; D. PESCARMONA, Sculturre della cappella della SS. Sindone e l'altare del Duomo di Novara, in E. CASTELNUOVO, M. ROSCI (a cura di), Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, catalogo della mostra, Torino 1980, V. II, pp. 591-596; Novara, Archivio Storico Diocesano, L. CASSANI, Arte e artisti nel novarese, s.d., p. 161
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024088-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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