Particolare della statua raffigurante Santa Chiara nella Chiesa del Corpus Domini a Bologna, dopo il restauro postbellico

negativo, post 1954 - ante 1973/12/27
Anonimo (xx Terzo Quarto)
XX terzo quarto

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo tutto il perimetro. Il pergamino della lastra è muto

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945
    Scultori italiani - Sec. 17.-18. - Mazza, Giuseppe Maria
    Edifici di culto - Chiese - Interni
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini - Cappella maggiore
    Santa Chiara - Scultura - Stucco - Sec. 17
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Terzo Quarto): fotografo principale
    Mazza, Giuseppe Maria (1653-1741): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. I negativi in esame (N_003438 e N_003439) corrispondono a due riprese della scultura raffigurante “Santa Chiara”, gravemente danneggiata dal duplice bombardamento aereo della seconda guerra mondiale. In particolare la matrice N_003438 è la fotografia complessiva della statua realizzata da Giuseppe Maria Mazza all’inizio degli anni Novanta del Seicento e collocata nella nicchia destra della cappella maggiore, mentre la lastra N_003439 è la ripresa del particolare del volto della figura di Santa Chiara. Il recupero in corso dell'archivio fotografico SABAP, offre l'interessante opportunità di osservare l'evoluzione degli edifici e dei beni tutelati e restaurati dalla Soprintendenza. Nel caso della Chiesa del Corpus Domini il restauro architettonico dell’edificio religioso iniziò già nel 1946: diversa sorte invece toccò alle decorazioni scultoree e pittoriche delle cappelle del santuario, i cui ripristini subirono diverse battute d’arresto. Per confronto con il fototipo N_002810 (NCT 0800641786) che mostra la scultura di Santa Chiara nel 1954 durante il restauro, e considerato un documento della Soprintendenza ai Monumenti dell’Emilia redatto da Sergio Piconi che espone un dettagliato resoconto dei restauri ultimati nel 1973, si può definire che le lastre realizzate da autore ignoto, sono state eseguite nell’arco cronologico compreso tra il 1954 e la fine del 1973. Nonostante i pergamini dei fototipi siano muti, si deduce che siano stati realizzati nella medesima occasione pertanto si decide di trattarli uniformemente
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641893
  • NUMERO D'INVENTARIO N_003439
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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