R. Università agli Studi/ affreschi rinvenuti in una/ aula della biblioteca-
Ripristino del ciclo di affreschi con Storie di Giuseppe rinvenuto nella sala XXV della Biblioteca Universitaria di Bologna

negativo servizio, ca 1928 - ca 1928

Le lastre erano originariamente contenute in buste pergamine, conservate ora separatamente in una scatola. Tutti i negativi presentano un'allegata schedina inventariale descrittiva dell'insieme, ora conservata all'interno dei pergamini corrispondenti

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Architettura civile - Palazzi - Interni
    Decorazioni pittoriche - Elementi architettonici - Pareti - Affreschi - Restauri
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Palazzo Poggi
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Bolognesi Orsini (1919(?)-1934): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I negativi in trattazione documentano il restauro che restituisce il fregio pittorico che orna le pareti della sala XXV (sala del catalogo per soggetti) della Biblioteca Universitaria di Bologna (via Zamboni 33). L’affresco, obliterato da più recenti intonaci, è stato riscoperto nel 1927. Abbiamo notizia di tale rinvenimento da una lettera datata 5 marzo 1927 inviata dalla Biblioteca Universitaria di Bologna alla locale Soprintendenza all’Arte Medievale e Moderna. Nella missiva si notifica che “in occasione dei lavori di impianto dell’illuminazione elettrica, scrostando un muro della piccola saletta XXV […] si ritrovarono tracce delle pitture sottostanti” (Archivio Storico Ex SBAP - Storico I - BO M 162). La lettera prosegue informando che era stato realizzato un “piccolo assaggio” dal restauratore Felisati e si chiede alla Soprintendenza competente di esaminare quanto emerso per valutare la possibilità di un eventuale prosieguo dei lavori. Alla richiesta risponde il giorno seguente l’allora Soprintendente Luigi Corsini dichiarando di aver esaminato il saggio eseguito sugli intonaci e di autorizzare la prosecuzione delle operazioni di ripristino affidando l’incarico al sig. Pompeo Felisati, che offre “garanzia di serio e metodico procedimento”. I lavori non dovettero aver principio nell’immediato se, ancora il 17 maggio dello stesso anno, il Ministero della Pubblica Istruzione chiede conto alla locale Soprintendenza delle decisioni prese in merito al ritrovamento dell’affresco che, in risposta, in data 27 maggio, quantifica l’entità del lavoro in lire 2500, necessari per poter restituire “tutto il fregio murale evidentemente esistente sui due lati della saletta per uno sviluppo di circa otto metri”. La somma sarà prontamente disposta a favore della Biblioteca Universitaria dal Ministero con lettera 8 luglio 1927. Il Soprintendente conclude la sua informativa dando avviso di un’altra emergenza conservativa presente nel palazzo Universitario, ovvero la manutenzione ed il restauro dei “nobilissimi soffitti del Tibaldi” di cui il fondo fotografico che conserva la lastra di cui si sta trattando possiede un servizio anch’esso a firma Bolognesi e Orsini (per approfondimenti si fa rimando alla scheda NCT 0800641504). Il ciclo rinvenuto farebbe capo alle Storie di Giuseppe, così come indicato dalla schedina inventariale allegata alla lastra in esame, che lo attribuisce a “Scuola di Niccolò dell’Abate” (nel supplemento a Ricci 1938, p. 2, vengono riferiti ad “ignoto autore”). Nello specifico della nostra trattazione i negativi riproducono ognuno uno dei tre pannelli componenti il fregio pittorico con gli episodi: “Giuseppe e la moglie Putifarre” (N_002119), “Il ritrovamento della coppa” (N_002121) e “Beniamino viene condotto dinnanzi a Giuseppe dopo il ritrovamento della coppa nel sacco” (N_002120). Riguardo alla datazione, le schedine inventariali allegate (di redazione posteriore rispetto ai pergamini) riportano la data 1928, mentre i pergamini riferiscono di date differenti: il N_002119 propone l’indicazione 18 maggio 1927-28 marzo 1928, il pergamino che contenva il negativo N_002120 riferisce l’esecuzione al giorno 18 maggio 1927, mentre l’ultimo negativo, il N_002121, porta la data 18 maggio 1928. Evidentemente vi sono discrepanze e palesi incongruità che rendono poco attendibili queste informazioni. Ci sentiremmo comunque di indicare come data di esecuzione il 1928, seguendo quanto dichiarato nelle schedine inventariali. Ricordiamo che la documentazione realizzata da Bolognesi e Orsini in occasione della scoperta del fregio riporta in pergamino la data 18 maggio 1927. Per completezza riportiamo qui alcune informazioni (aggiuntive rispetto l’AUTH) riguardo la Ditta Bolognesi Orsini responsabile dell’insieme di cui si è trattato. Armando Orsini subito dopo gli studi elementari entrò come fattorino nell’atelier fotografico dei fratelli Bolognesi. Al 1911 risulta l’iscrizione alla camera di Commercio della Ditta “Fotografia la Moderna” (Tromellini et al. 2001, p. 100), riteniamo già con l’apporto dell’Orsini sebbene non ne conosciamo il ruolo ufficiale. Durante il primo conflitto mondiale troviamo l’Orsini impegnato a dirigere una delle quattro squadre di fotografi alle dipendenze del Comando Supremo (Bianco 2005), di cui rimane ampia documentazione del lavoro svolto grazie ad un ampio e articolato fondo storico, comprendente circa 3500 positivi (sul fondo Orsini cfr. Bonvicini e Fanti 1988). Come già altrove ampiamente specificato la Ditta chiuderà i battenti tra il 1934 ed il 1935 a seguito della morte dell’Orsini avvenuta nel giugno del ’34
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641503
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002119-N_002121
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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