Palazzo dell'Università/ Soffitto e porzione di fregio in una sala della Biblioteca/ Ricognizione dello stato di conservazione dei soffitti lignei policromi del primo piano di Palazzo Poggi
negativo servizio,
ca 1927 - ca 1927
Bolognesi Orsini (1919(?)-1934)
1919(?)-1934
I negativi erano originariamente contenuti in buste pergamine, conservate ora separatamente in una scatola. Ad eccezione delle lastre N_002115 e N_002116 tutti i negativi presentano un'allegata schedina inventariale descrittiva dell'insieme, ora conservata all'interno dei pergamini corrispondenti. La schedina del negativo N_002118 differisce dalle altre per la presenza di un' indicazione cronologica. Ravvisabili segni del portalastra sugli angoli delle lastre
- OGGETTO negativo servizio
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SOGGETTO
Architettura civile - Palazzi - Interni
Pittori italiani - Sec. 16. - Fontana, Prospero
Pittori italiani - Sec. 16. - Samacchini, Orazio
Pittori Italiani - Sec. 16. - Bezzi, Giovan Battista, detto Nosaldella
Decorazioni pittoriche - Elementi architettonici - Soffitti di legno
Pittori italiani - Sec. 16. - Procaccini, Ercole, il Vecchio
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Palazzo Poggi
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MATERIA E TECNICA
VETRO
gelatina ai sali d'argento
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Bolognesi Orsini (1919(?)-1934): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio si compone di cinque riprese che documentano il precario stato di conservazione di alcuni dei soffitti dipinti di Palazzo Poggi. Dall’archivio documentale dell’Ex Soprintendenza BAP ricaviamo una lettera del 21 settembre 1927 in cui Luigi Corsini, nelle sue funzioni di Soprintendente delle Belle Arti e delle Antichità dell’Emilia, notifica al Magnifico Rettore dell’Università di Bologna i guasti presenti nei sottotetti del piano nobile del palazzo tali da causare ai “soffitti di notevolissimo pregio” “gravi danneggiamenti per filtrazioni d’acqua pluviale” (Archivio Storico I - BO M 162). Preoccupato per la situazione, afferma di aver eseguito un sopralluogo ed elenca le problematiche riscontrate, di gravità tali da necessitare una pronta risoluzione. A questa missiva ne segue un’altra del 12 gennaio del 1928 in cui il Rettore comunica alla competente Soprintendenza di aver provveduto, dopo sopralluogo del Genio Civile nell’ottobre del precedente anno, a stanziare i finanziamenti necessari per i lavori di manutenzione dei sottotetti che si dichiarano in quel tempo ultimati. L’interesse manifestato da Corsini per lo stato in cui versano i soffitti è concomitante alla scoperta del ciclo di affreschi in una delle sale della Biblioteca Universitaria. Il primo cenno relativamente alla necessità di un intervento sulle coperture si ricava proprio dalla chiusa al resoconto indirizzato alla Direzione alle Antichità e Belle Arti sui ritrovamenti presso il Palazzo universitario. Il Soprintendente conclude affermando: “ma se è indispensabile provvedere alla rimessa in luce degli affreschi in parola, assai più necessario sarebbe consolidare e restaurare i nobilissimi soffitti del Tibaldi che si ammirano nella sala della Biblioteca” (Storico I - BO M 162, lettera del 25 maggio 1927 prot. 3265 inviata dal Soprintendente Luigi Corsini al Ministero della Pubblica Istruzione). Dunque il servizio in questione sembrerebbe proprio essere stato prodotto a fini di documentazione, propedeutico forse per un caldeggiato intervento di restauro, secondo Vincenzo Musumeci (Fortunati e Musumeci 2000, pp. 66-68), mai compiuto se non nell’ambito dei ben più vasti e strutturati interventi di ripristino del secondo dopoguerra. Le indicazioni fornite dal pergamino che datano le lastre al 1927 sembrano dunque corrispondere alle informazioni ricavate dai documenti. Non escludiamo che Bolognesi Orsini sia stato chiamato a documentare lo stato dei soffitti e, parallelamente, il principio delle operazioni di recupero degli affreschi rinvenuti. Le inquadrature sono prevalentemente prospettiche e comprendono in alcuni casi parte della decorazione parietale, in particolare qualora anch’essa presenti evidenti criticità conservative. Nel dettaglio sono stati documentati i soffitti delle sale di Mosè (N_002115), di Davide (N_002117), di Susanna (N_002116) e della Sala della Creazione (Ambiente Caronti) (N_002114 e N_002118). Per completezza riportiamo qui alcune informazioni (aggiuntive rispetto l’AUTH) riguardo la Ditta Bolognesi Orsini responsabile dell’insieme di cui si è trattato. Armando Orsini subito dopo gli studi elementari entrò come fattorino nell’atelier fotografico dei fratelli Bolognesi. Al 1911 risulta l’iscrizione alla camera di Commercio della Ditta “Fotografia la Moderna” (Tromellini et al. 2001, p. 100), riteniamo già con l’apporto dell’Orsini sebbene non ne conosciamo il ruolo ufficiale. Durante il primo conflitto mondiale troviamo l’Orsini impegnato a dirigere una delle quattro squadre di fotografi alle dipendenze del Comando Supremo (Bianco 2005, p. 142), di cui rimane ampia documentazione del lavoro svolto grazie ad un ampio e articolato fondo storico, comprendente circa 3500 positivi (sul fondo Orsini cfr. Bonvicini e Fanti 1988). Come già altrove ampiamente specificato la Ditta chiuderà i battenti tra il 1934 ed il 1935 a seguito della morte dell’Orsini avvenuta nel giugno del ’34
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641502
- NUMERO D'INVENTARIO N_002114-N_002118
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0