Chiesa di S. Domenico Statua del gruppo della Pietà nella Cappella Pepoli
negativo servizio,
1927 - 1927
Bolognesi Orsini (1919(?)-1934)
1919(?)-1934
Baccio Da Montelupo (1469-1535)
1469-1535
Il servizio è costituito da 6 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. Su tutte le lastre sono visibili le impronte del portalastre
- OGGETTO negativo servizio
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SOGGETTO
Emilia Romagna - Bologna - Museo di San Domenico
Scultori - Italia - Sec. 14.-15. - Baccio da Montelupo . Pietà
Emilia Romagna - Bologna - Chiesa di San Domenico - Cappella Pepoli - Pietà - Sculture
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MATERIA E TECNICA
VETRO
gelatina ai sali d'argento
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Bolognesi Orsini (1919(?)-1934): fotografo principale
Baccio Da Montelupo (1469-1535): scultore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio fotografico in esame, costituito da 6 lastre e realizzato dallo studio fotografico Bolognesi Orsini, ante 20 aprile 1927, documenta il gruppo scultoreo della Pietà di Baccio da Montelupo nella Cappella Pepoli della Chiesa di San Domenico in Bologna (oggi custodito presso il Museo di San Domenico). Le sculture vengono probabilmente fotografate in seguito ad un restauro che le aveva liberate dalle vecchie vernici che avevano sostituito la primitiva policromia (BIBH: BAPB1214, p. 532). Lo studio fotografico “Bolognesi Orsini” viene costituito, attorno al 1919, dai fratelli Alfredo e Angelo Bolognesi, in accordo con Armando Orsini e fu attivo fino al 1934 – anno di morte di Orsini. Si può supporre che il fotografo abbia voluto evidenziare non solo i panneggi e il volume delle singole statue, ma anche l’espressività dei volti e i gesti carichi di dolore. Per ottenere questo, ha isolato le statue utilizzando un panneggio scuro come fondo e illuminate da fari probabilmente posizionati sul fronte laterale in alto a sinistra. La Pietà era stata composta per una delle tre cappelle erette da Ludovico Bolognini nella chiesa di San Domenico. Realizzata nel 1495, comprende ora soltanto quattro statue dell’originale gruppo scultoreo: mancano, infatti, Maria Cleofe, San Giovanni e il Cristo morto. Difficile quindi ricostruire il gruppo nella sua unità. È possibile comunque apprezzare la sua originalità rispetto ai gruppi consimili che si trovavano a quel tempo in Bologna, come la Pietà di Niccolò dell’Arca in Santa Maria della Vita. Le figure stanno tutte inginocchiate e basse, con un senso più intimo e raccolto, che meglio risponde alla verità della scena. La Vergine (N_001745), nel mezzo, si tiene gli occhi bassi; è arrivata all’estremo del suo calvario, ma è pur sempre dolce, composta, rassegnata; congiunge le mani in atto di preghiera. La Maddalena (N_001740, N_001742), con le braccia incrociate, strette sul petto, coi capelli spioventi ed incolti, dimentica della sua bellezza, con un ginocchio a terra, fissa intensamente il Cristo, e tutta si ritrae indietro con la persona, mentre dalla bocca aperta le esce un singulto di dolore e di orrore insieme. Maria Marta (N_001743), invece, bellissima, fa arco con l’esile persona e si protende a guardare, mentre la bocca si apre a un gemito, e il ben tornito braccio con amabile curva frena i veli che dal capo ondeggiano sul seno, con un gesto istintivo di femminile eleganza. Giuseppe di Arimatea (N_001741), rivolge in alto la forte testa, come un apostolo; mobili onde sollevano la sua fronte; è l’uomo che, non abbattuto dal dolore, esprime un pensiero di fede (BIBH: BAPB1214, p. 527-532)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640746
- NUMERO D'INVENTARIO da N_001740 a N_001745
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0