Rifacimento delle volte e assaggi pittorici durante i restauri del 1952-1953

negativo servizio, 1953/04/00 - 1953/04/00

Le lastre erano originariamente contenute in buste pergamine, conservate ora separatamente in una scatola. I segni sono del portalastra sono difficilmente ravvisabili in quanto nascosti dalla mascheratura

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Pareti - Intonaci - Affreschi
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di Santa Maria dei Servi
    Architettura sacra - Chiese - Restauro <1952-1953>
    Decorazione architettonica - Fregi
    Pittori italiani - Sec. 14. - Vitale da Bologna
    Elementi architettonici - Volte a crociera - Strutture
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO, DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Zagnoli, Alfonso (notizie 1908-1957): fotografo principale
    Vitale Da Bologna (1330-1359 Notizie): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio, realizzato da Alfonso Zagnoli nell’aprile del 1953 documenta le opere di consolidamento delle volte della Basilica di Santa Maria dei Servi. I lavori iniziarono nei primi mesi del 1952 quando, a seguito di considerevoli cadute di intonaco dalle volte, in accordo con il Provveditorato Regionale per le Opere Pubbliche, il Genio Civile e la Soprintendenza ai Monumenti, dopo ripetuti sopralluoghi, si reputò opportuno un intervento strutturale a garanzia della sicurezza dell’edificio. Si accertarono fratture e lesioni di notevole gravità che interessavano le prime cinque campate della navata centrale, tanto da dover richiedere un intervento massiccio sulle strutture portanti. L’Archivio Storico dell’attuale Soprintendenza ABAP possiede ampia documentazione relativa alle vicende legate all’importante intervento di restauro. Prezioso è l’articolato carteggio intercorso tra l’allora Soprintendenza ai Monumenti e gli enti che si avvicendarono nell’azione di tutela e sicurezza messa in opera per la salvaguardia del monumento. In particolare, ai nostri fini, risulta particolarmente interessante la lettera datata 22 maggio 1953 in cui il Soprintendente Raffaello Niccoli, succeduto dal 1952 ad Alfredo Barbacci alla guida della Soprintendenza ai Monumenti di Bologna, comunica lo stato di avanzamento dei lavori al competente Ministero per la Pubblica Istruzione (Archivio Storico II – Bo/M71). Dalla missiva sappiamo che per due delle volte della nave maggiore si decise di “demolire le sole vele, conservando le nervature che sono state assestate e consolidate in sito, rinforzandole con nervature superiori in cemento armato e con la ricostruzione delle vele in laterizio armato”. Si procedette poi a “consolidare altre volte con il collocamento di robuste chiavi in ferro e a rinnovare le tinte e le decorazioni delle nervature […] ritenendosi quelle in atto opera del principio del corr. secolo non del tutto fedeli alle antiche”. Dalle operazioni di raschiatura emersero sotto gli intonaci delle volte le trecentesche decorazioni delle membrature architettoniche che si scelse di conservare accanto a quelle più moderne. Estesi questi saggi esplorativi alle sottostanti pareti e a gran parte del deambulatorio si riscoprirono considerevoli lacerti di affreschi trecenteschi che l’allora Soprintendente alle Gallerie Cesare Gnudi giudicò opera di Vitale da Bologna (cfr. NCT 0800641490 e NCT 0800641491) La missiva in questione è corredata da 10 immagini fotografiche, citate in corpo lettera e specificate in un elenco allegato tramite descrizioni didascaliche. Evidenziamo questo dettaglio, in quanto, sebbene in via del tutto ipotetica, riteniamo che alcuni dei positivi allegati potessero provenire proprio dalle matrici del servizio in trattazione. I negativi appartenenti a questo lotto documentano infatti visivamente quanto descritto verbalmente nell’informativa. Riconosciamo l’ “insieme dell’interno [della] nave maggiore con i ponteggi” (N_002634 cui corrisponderebbe in elenco la fig. 1), le nervature antiche e le nuove vele in laterizio armato (N_002632, N_002645, N_002646 cui corrisponderebbero le figg. 2-4) e i “particolari della nave maggiore con decorazioni del XX secolo e la nuova catena in ferro” (N_002633 e N_002672 o N_002676 cui corrisponderebbero le figg. 5 e 6). Possiamo individuare inoltre il “fregio pittorico trecentesco [nella] primitiva cappella absidale nave meridionale” (N_002682 e N_002683 cui corrisponderebbero le figg. 7 e 8) e infine gli affreschi nella parete sud e nord dell’antica cappella absidale della navatina meridionale (N_002673 e N_002684 cui corrisponderebbero le figg. 9 e 10). La lettera in questione risale al maggio 1953 e attualmente non si possiede altra documentazione fotografica così completa e corrispondente a quanto descritto anteriore a questa data. Ricordiamo comunque il servizio con scheda NCT 0800641488 a cui non si esclude il Soprintendente possa aver fatto riferimento per descrivere le nervature antiche (indicate con fig. 2). Per medesima indicazione in pergamino fanno parte del servizio anche i negativi N_002680 e N_002681 che riproducono gli accumuli di macerie a pesare sulle volte. Questi depositi di materiali, prodotti probabilmente, dall’esplosione avvenuta nelle adiacenze del fianco meridionale della chiesa durante il secondo conflitto mondiale, sono stati giudicati tra le cause degli archi collabenti, tanto che tra le prime misure di intervento se ne dispose lo svuotamento (ex SBAP Archivio Storico II – Bo/M71 – lettera del 1 febbraio 1952). Come possiamo ben intuire da queste immagini, i negativi vennero realizzati grazie all’ausilio di illuminazione artificiale, probabilmente con lampade flash, tramite riprese ravvicinate per le quali si è fatto ricorso ai ponteggi in opera. L’Archivio Fotografico della Soprintendenza conserva le lastre negative dei servizi firmati Alfonso Zagnoli. Si fa rinvio alle schede NCT 0800641487 – NCT 0800641488 – NCT 0800641490 – NCT 0800641491
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641489
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002632-N_002635; N_002645-N_002646; N_002672-N_002674; N_002680-N_002684
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA lettera (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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