Chiesa di S. Maria dei/ Servi - Rifacimento delle/ volte - ricerche e restauri/ pittorici/

negativo servizio, 1953/06/00 - 1953/06/00

Le lastre erano originariamente contenute in buste pergamine, conservate ora separatamente in una scatola. I segni sono del portalastra sono difficilmente ravvisabili in quanto nascosti dalla mascheratura

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di Santa Maria dei Servi
    Architettura sacra - Chiese - Restauro <1952-1953>
    Decorazione architettonica - Fregi
    Elementi architettonici - Volte a crociera
    Pareti - Intonaci - Affreschi
    Pittori italiani - Sec. 14. - Vitale da Bologna
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO, DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Zagnoli, Alfonso (notizie 1908-1957): fotografo principale
    Vitale Da Bologna (1330-1359 Notizie): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio in trattazione si compone di 11 lastre realizzate da Alfonso Zagnoli nel giugno del 1953 a documentazione dei lavori dei restauri pittorici che hanno interessato la Basilica di Santa Maria dei Servi. Tutto ebbe inizio nel febbraio del 1952 quando si verificarono presso la chiesa consistenti crolli di intonaco dagli archi della navata principale. Il Genio Civile in collaborazione con il Provveditorato generale alle opere pubbliche e la Soprintendenza ai Monumenti dispose una serie di interventi di ricognizione sullo stato delle volte. Si individuarono molteplici fratture e lesioni tali da minare la stabilità e la sicurezza dell’edificio. Tra l’aprile e il maggio del 1952 si posero dunque i ponteggi per i lavori di restauro delle volte della nave maggiore e dell’adiacente navata settentrionale. Come ci informa una missiva inviata dal Soprintendente Niccoli al Ministero della Pubblica Istruzione in data 22 maggio 1953, dunque un mese innanzi a questo servizio, si decise di demolire le sole vele di due campate della nave centrale a poi a “consolidare altre volte con il collocamento di robuste chiavi in ferro e a rinnovare le tinte e le decorazioni delle nervature […] ritenendosi quelle in atto opera del principio del corr. secolo non del tutto fedeli alle antiche” (Ex SBAP – Archivio Storico II – Bo/M71). La missiva prosegue dicendo che “si è proceduto a degli scrostamenti di assaggio, ritrovando le originali decorazioni e tinte della chiesa più antica”. I negativi N_002641 e N_002643 testimoniano le operazioni di restituzione dei fregi nelle prime due cappelle, a partire dall’abside, che si scelse di conservare accanto a quelle più moderne (si confrontino i negativi N_002672 e N_002674 del servizio NCT 0800641489). Estesi questi saggi esplorativi alle sottostanti pareti e a gran parte del deambulatorio, si riscoprirono, come recita la missiva, “pregevoli lacerti di affreschi trecenteschi che il Soprintendente alle Gallerie Cesare Gnudi attribuisce in parte a Vitale da Bologna” (per approfondimenti si veda Gnudi 1961, Niccoli 1961). I fototipi in oggetto documentano alcuni degli affreschi riportati alla luce durante questa campagna di restauro. Individuiamo le pitture murali a decorazione degli spicchi della volta della prima campata meridionale rappresentanti i Dottori della Chiesa (N_002639, N_002640 e N_002647) e le figure di Santi in uno dei due sottarchi della volta del peribolo absidale meridionale che troviamo documentate dai negativi N_002637, N_002642 e N_002648. Nelle pareti del tornacoro della prima campata vediamo ripresa una assai frammentaria Assunzione della Vergine (N_002644), mentre nella corrispondente parte apicale della parete opposta osserviamo tracce di affresco raffiguranti un padiglione (N_002638). I negativi documentano le operazioni di descialbo in corso sulle superfici e di reintegro delle ampie sezioni lacunose. Per quanto riguarda il peribolo absidale notiamo che le riprese vengono realizzate dai ponteggi in atto sulla prima campata, escludendo dunque gli affreschi appartenenti al ciclo con Storie della Maddalena eseguiti sulle pareti successive e già parzialmente documentati nel servizio dell’aprile 1953 (cfr N_002684 in NCT 0800641490). La lettera succitata terminerà affermando che “non è improbabile che qualche brano di affreschi trecenteschi si ritrovino nell’estremo opposto dell’ambulacro”. Il servizio successivo, dell’agosto 1953 (NCT 0800641491) darà ragione a tale ipotesi documentando anche gli affreschi del peribolo absidale settentrionale, ancora nascosti al momento delle riprese in trattazione. L’Archivio Fotografico della Soprintendenza conserva le lastre negative dei servizi firmati Alfonso Zagnoli, fotografo incaricato di documentare le principali fasi di restauro del monumento. Rimandiamo alle schede NCT 0800641487 – NCT 0800641488 – NCT 0800641489 – NCT 0800641491 per ulteriori approfondimenti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641490
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002636-N_002644; N_002647-N_002648
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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