Bologna. Scorcio della rampa centrale iniziale e della successiva biforcazione dello scalone d'onore
negativo,
ca 1940/04/01 - ca 1940/04/01
Cascianelli, Primo (notizie 1907-1940)
notizie 1907-1940
Dotti, Carlo Francesco (1669-1759)
1669-1759
Torreggiani, Alfonso (1682-1784)
1682-1784
Conti, Giovanni Antonio (? - 1730)
? - 1730
La lastra originariamente era contenuta in pergamino; tale busta, con iscrizioni e annotazioni, si conserva separatamente
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Emilia Romagna - Bologna - Palazzo Davia Bargellini
Architettura civile - Palazzi privati - Interno - Scalone d'onore - Scalone a tenaglia <1730>
Architetti - Italia - sec. 18. - Conti, Giovanni Antonio
Architetti - Italia - sec. 18. - Dotti, Francesco
Architetti - Italia - sec. 18. - Torreggiani, Alfonso
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MATERIA E TECNICA
VETRO
gelatina ai sali d'argento
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Cascianelli, Primo (notizie 1907-1940): fotografo principale
Dotti, Carlo Francesco (1669-1759): architetto
Torreggiani, Alfonso (1682-1784):
Conti, Giovanni Antonio (? - 1730):
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Primo Cascianelli è documentato dal 1907 al 1923 presso il Gabinetto Fotografico del Ministero, in Roma, dove si era formato sotto la direzione del fotografo Giovanni Gargiolli, fondatore e primo direttore dell'istituto romano, e che contribuì allo studio dell'adozione del mezzo fotografico per la documentazione delle opere d'arte. Dal 1927 Cascianelli collabora con la Soprintendenza della Campania nel cui capoluogo conosce Fernando Perez, il medico argentino che nel 1931 fondò al Louvre, insieme all'amico Carlos Mainini, il Laboratoire d'études scientifiques de la peinture, attraverso il quale mise a punto le tecniche di ripresa a luce radente nello studio delle superfici dei dipinti. Proprio a questa tecnica contribuì in maniera determinate il Cascianelli che nel 1929 accompagnò Perez in Francia, per operare al Gabinetto Pinacologico del Louvre, museo nel quale espose, per sollecitare gli studiosi di storia dell'arte ad usare la tecnica a luce radente del Perez, un numero considerevole di fotografie che gli valsero le “palme accademiche”. Nel 1933 il fotografo italiano è ancora documentato a Parigi, al Museo del Louvre, mentre risalgono agli anni Quaranta, le lastre appartenenti alla R. Soprintendenza all'Arte Medievale e Moderna dell'Emilia e della Romagna, che confermano il suo rientro in patria. Presso la ex Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le provincie di Bologna, Modena e Reggio Emilia è conservato un fondo di positivi, denominato "Ferper", dal nome del dottor Ferdinando Perez, che raffigurano proprio dipinti parigini. E' lecito attribuire la paternità di quelli scatti a Primo Cascianelli, fedele assistente del Perez, proprio nello sviluppo della tecnica a luce radente per lo studio dei dipinti
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641039
- NUMERO D'INVENTARIO N_002054
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - R. SOPRINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA// MOBILE....SCAF....N....INVENT. N./ LUOGO..../ MONUMENTO..../ STAMPE N...../ OSSERVAZIONI ... - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0