Riprese del chiostro del Capitolo e degli affreschi del complesso conventuale di San Giovanni Evangelista a Parma (1940)

negativo servizio, ca 1940 - ca 1940

Il servizio è costituito da 9 lastre alla gelatina di formato 18 x 24. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si mantengono ora separatamente in una scatola

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Architettura - Monasteri - Chiostri - Loggiati
    Pitture - Dipinti murali - Affreschi - Chiese
    Italia - Emilia Romagna - Parma - Chiesa di San Giovanni Evangelista
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Cascianelli, Primo (notizie 1907-1940): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio fotografico comprende 9 riprese effettuate nel 1940 da Primo Cascianelli dedicate alla chiesa e al convento dell’Abbazia benedettina di San Giovanni Evangelista a Parma. Se 2 lastre del gruppo sono rivolte all’elegante chiostro detto del Capitolo (N_001441 e N_001443), edificato nel 1500, le restanti 7 attestano la decorazione pittorica all’interno della chiesa abbaziale. Le vedute del chiostro inquadrano gli stessi bracci porticati, quello settentrionale assieme all’orientale, differenziandosi per il punto di vista maggiormente arretrato in N_001441, fissato alla congiuntura dei due opposti segmenti del portico, per documentare una visione d’insieme; N_001443 utilizza invece un punto di ripresa interno al cortile, fornendo una visione più agevole della vera da pozzo ottagonale e dei prospetti murari dei due lati. In entrambe le immagini si scorgono i lacerti pittorici presenti nel chiostro, eseguiti negli stessi anni dei cantieri correggeschi in chiesa, che videro impegnati Francesco Maria Rondani (Parma, 1490-1550) per le figure e Leonardo Aicardi de Monchio (Parma, 1498-1554) per le quadrature. Nelle riprese N_001438 e N_001444 sono inquadrati gli estremi del sottarco della terza cappella della navata sinistra, dove sono state dipinte dal quadraturista parmense Carlo Giuseppe Carpi (Parma 1676-Bologna 1730) due sibille, l’una con libro e piuma d’oca, l’altra con cartiglio a lettere greche, entrambe parte della volta con la Gloria di Dio Padre. Le lastre comprendono inoltre la fascia esterna del sottarco, dove si collocano riquadri monocromi inseriti entro pregevoli decorazioni ad intreccio, attribuiti al giovane Parmigianino (nella N_001438 la Flagellazione di Cristo, nella N_001444 il Martirio di San Lorenzo). Le lastre N_001439 e N_001440 mostrano i due estremi del sottarco della sesta cappella della navata sinistra, di proprietà di Melchiorre Bergonzi, dedicata ai Quattro Dottori della Chiesa. Gli affreschi di Michelangelo Anselmi (1522 ca.) raffigurano proprio le due coppie dei Dottori (Ambrogio e Agostino nella prima; Gregorio Magno e Girolamo nella seconda), cui si aggiungono a monocromo nei sottarchi le Storie di Adamo ed Eva e Virtù Cardinali del committente (rispettivamente Prudenza e Temperanza e Scacciata dal Paradiso nella N_001439, Fortezza e Giustizia e Peccato Originale nella N_001440). Solo parzialmente visibili parti dei lavori seicenteschi di quadratura di Angelo Michele Colonna e Giacomo Alboresi (1667-1672). Nella riprese N_001442 e N_001447 sono inquadrati i due estremi del sottarco della quinta cappella della navata sinistra, affrescata dagli stessi Colonna e Alboresi, con gli episodi di Maria Maddalena che lava i piedi Cristo ed il Noli me tangere. In entrambe le immagini è visibile la decorazione a candelabra del sottarco, attribuita al giovane Parmigianino (1521). La lastra N_001448 mostra lo stato malamente conservato dell’estremità di destra del sottarco della quarta cappella, dedicata a San Nicola e realizzata su commissione di Niccolò Zangrandi. La figura del patrono Sant’Ilario vescovo è dipinta attorno al 1522 dal diciannovenne Parmigianino, autore altresì, come aiutante di Michelangelo Anselmi, del fregio del sottarco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640526
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001438 a N_001444, N_001447 e N_001448
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sulla busta pergamina di N_001438: recto - R. SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA/ MOBILE C SCAF. VI N. 215/ INVENT. N. [...]/ LUOGO Parma/ MONUMENTO Chiesa di S. Giovanni Evangelista/ Pittura a fresco in una cappella/ STAMPE N./ OSSERVAZIONI Fot. Cascianelli 1940 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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