Raccolta Leandro Ozzòla (raccolta istituzionale, professionale, DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO, DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO, DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO)

raccolta istituzionale, professionale, ca 1901 - ante 1952
Fratelli Alinari
1854-1920

La raccolta di soli positivi - con formati che generalmente non superano l'A4 - è composta da 3 partizioni tematiche: A) SEZIONE ALBUM - 15 album con i beni museali del Palazzo Ducale di Mantova (album a volte incompleti); B) SEZIONE FOTO STORICHE PER ATTIVITA’ DI LAVORO OZZOLA - 1 faldone con immagini per un repertorio iconografico pittorico ad uso professionale; C) SEZIONE IL VESTIARIO ITALIANO - 1 scatola in cartone conservazione con 50 positivi sciolti entro camice in carta non acida, utilizzati nel 1940 per la pubblicazione di Leandro Ozzòla "Il vestiario italiano". Nella sezione Album, le stampe di diversi formati e autori - quasi solo gelatine e qualche albumina- sono montate al recto di ogni pagina e interfoliate con carta non acida (al verso delle pagine è rintracciabile il timbro della Soprintendenza alle Gallerie di Mantova, in uso genericamente dal 1939 al 1975). Gli album sono posti orizzontalmente in coppia entro 7 scatole di cartone conservazione (l'ultima scatola contiene 3 album), unità ubicate nell'armadio 3 arancio dell'Ufficio Patrimonio. Il faldone di lavoro, collocato in verticale nel medesimo armadio, conserva al suo interno: gelatine sciolte interfoliate, albumine incollate su supporti secondari e una coppia di cartoline dell'abbazia di Pomposa (FE). La scatola condizionata conserva invece stampe alla gelatina in posizione orizzontale nell'armadio G.21, ubicato nel Deposito della Grafica (formati compresi indicativamente tra il 13x18 ed il 20x25). Materiale di corredo: Nel deposito al mezzanino tra secondo piano e terzo piano dell’ala del Paradiso si conservano numerose matrici fotozincografiche, lastre utilizzate per la stampa delle illustrazioni a corredo di pubblicazioni su Palazzo Ducale, tra le quali sono state identificate immagini per i 2 cataloghi di Leandro Ozzòla, il primo dedicato alla Galleria dei dipinti (1948), il secondo al Museo (1950)

  • OGGETTO raccolta istituzionale, professionale
  • SOGGETTO Mantova - Palazzo Ducale
    Beni architettonici - Chiese - Elementi architettonici
    Beni mobili - Dipinti - Disegni - Sculture - Rilievi
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO, DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO, DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Studio Calzolari (attivo 1882-1996): fotografo principale
    Anderson (1851-1960):
    Fratelli Alinari:
    Cascianelli, Primo (notizie 1907-1940):
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale di Mantova
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta di Leandro Ozzòla è una sezione dell’Archivio fotografico di Palazzo Ducale composta, ordinata e forse in parte prodotta durante gli anni in cui lo storico dell’arte fu reggente della soprintendenza e del museo mantovano, dal luglio del 1939 al giugno del 1952 (DIZIONARIO BIOGRAFICO SOPRINTENDENTI 2007, pp. 427-429; attorno agli anni 1946-1948 Ozzòla fu sospeso per le epurazioni seguenti l’ultimo conflitto mondiale e sostituto dall’arch. Piero Gazzola della Soprintendenza ai Monumenti di Verona). La raccolta comprende materiali maggiormente legati all’aspetto istituzionale del lavoro di Ozzòla, ossia la sistemazione delle collezioni ducali condotta tra fine anni Quaranta e l’inizio del decennio successivo, lavoro concluso con la pubblicazione di due cataloghi fondamentali, il primo dedicato alla Galleria pittorica (1948), il secondo ai beni museali (1950). Per tali cataloghi, il direttore utilizzò in parte le immagini raccolte nei 15 album, suddivisi in: Museo 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7; Varie; Dipinti 1, 2, 3 e 4; Archeologia 1, 2 e 3 (si ricorda che Ozzòla non pubblicò la parte del Museo Statuario greco-romano, già edito da Alda Levi nel 1931: le fotografie dei marmi antichi raccolte negli ultimi 3 album non risultano edite dal direttore). Negli album, i positivi sono ordinati secondo il numero di tavola attribuito nelle pubblicazioni ozzoliane e riportano al contempo il numero di descrizione corrispondente ai testi in catalogo. Cristina Garilli (fonte orale) riferisce che le immagini utilizzate per i due cataloghi non furono probabilmente commissionate ex-novo da Ozzòla, ma più precisamente dovette trattarsi di materiale fotografico già a disposizione, riutilizzato e assemblato in album negli anni ozzoliani (in qualche caso sui positivi appare il timbro dello studio locale Calzolari). Effettivamente, come documentano diverse fotografie della raccolta dei marmi antichi, alcune opere furono riprese quando ancora si conservavano nel Palazzo degli Studi, prima dell’arrivo in Palazzo Ducale (entro il 1925 il Museo Statuario era stato ordinato da Alda Levi e popolava gli ambienti del Ducale). D'altra parte, si segnala che la maggior parte delle riprese anonime presenta un numero tracciato direttamente sulla lastra negativa. Oltre alla sezione Album, il fondo si compone di due partizioni connesse maggiormente alla professione di storico dell’arte del direttore, ossia legate ai suoi scritti personali e non direttamente associate al ruolo istituzionale di soprintendente a Mantova. Entro tale confine si collocano sia la scatola dedicata ai dipinti editi nel volume del 1940 “Il vestiario italiano” (positivi contrassegnati al verso da un timbro con il titolo della pubblicazione), sia il faldone di lavoro. Quest’ultima sezione contiene immagini sempre utilizzate per le pubblicazioni di Ozzòla (alcune confluite ancora nel “Vestiario”, ma altre probabilmente in “La moda nazionale nel Cinquecento” del '41 e in diversi contributi apparsi sulla rivista d'arte "Emporium") e anche fotografie forse impiegate come materiale per lo studio personale, quale repertorio iconografico di opere d’arte. Almeno alcuni fototipi confluiti in queste due sezioni furono verosimilmente raccolti da Ozzòla prima del trasferimento a Mantova nel 1939: tra le gelatine si incontrano anche diverse albumine, la cui esecuzione non dovrebbe superare il terzo decennio del Novecento (è probabile che il corredo iconografico sia stato portato a Mantova dallo stesso neo-direttore, piuttosto che raccolto in seguito al suo insediamento, anche se non ci sono evidenze documentali a sostegno di questa ipotesi)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fondi fotografici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303275100-8
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Ducale di Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA struttura archivio fotografico (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

FA PARTE DI - BENI COMPONENTI

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