Riproduzioni di stampe antiche di Pio Panfili e di Carlo Scarabelli della facciata del Palazzo della Mercanzia

negativo servizio, 1948 - 1948

La lastra negativa era originariamente contenuta in pergamino; tale busta, con iscrizioni e annotazioni, si conserva separatamente. Entrambe le lastre sul lato vetro presentano una mascheratura con carta nera: N_001224, su tutti e quattro i lati; N_001226, sui bordi laterali e su quello inferiore

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Ingegneri - Italia - Sec. 19. - Scarabelli, Carlo
    Pittori - Italia - Secc. 18.-19. - Panfili, Pio
    Architettura civile - Palazzi
    Emilia Romagna - Bologna - Palazzo della Mercanzia
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Stanzani (notizie 1939): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell’archivio fotografico della SABAP sono conservati 37 negativi su lastra di vetro (v. paragrafo OS - OSSERVAZIONI) che documentano il Palazzo della Mercanzia. Questa documentazione fotografica è stata realizzata tra il 1934 fino al 1950 da tre diversi fotografi: Bolognesi Orsini, Villani e Stanzani (quest’ultimo architetto della Soprintendenza ai Monumenti, eseguiva fotografie di documentazione per conto della stessa). L’insieme in esame, costituito da due negativi eseguiti da Stanzani nel novembre 1948, mostra la riproduzione di due stampe antiche della facciata del Palazzo della Mercanzia, che due anni dopo Barbacci pubblicherà in un suo contributo nel Bollettino d’arte, nel fascicolo di aprile-giugno (BIBH: BAPB1235: N_001226, fig. 1, p. 171; N_001224, fig. 2, p. 172). Il Palazzo della Mercanzia fu costruito dal 1384 al 1391 su progetto di Antonio di Vincenzo e di Lorenzo da Bagnomarino: realizzato interamente in mattoni rossi, ad eccezione del balcone col baldacchino e i trafori delle bifore, in pietra bianca, presenta una decorazione con formelle di terracotta intorno alle finestre e con gli stemmi delle arti nel fregio sottostante alla merlatura. Sia sulla facciata sia sui fianchi del palazzo sono presenti nicchie circolari al cui interno sono posizionati mezze figure di Santi e nella nicchia centrale della facciata la statua della Giustizia (BIBH: BAPB0110, p. 40). Queste due riproduzioni, richieste da Barbacci durante il restauro del Palazzo, in seguito all’esplosione di una bomba il 27 settembre 1943, sono relative a disegni relativi alla facciata del Palazzo nel 18. e 19. secolo. È lo stesso Barbacci, nel contributo prima citato, a descriverle: la prima N_001226 “Da una stampa del pittore e incisore Pio Panfili apprendiamo che, sullo scorcio del secolo XVIII, la Mercanzia aveva, subito qualche cambiamento, almeno a piano terra. Con una serie di “fittoni”, o paracarri, si era recinto il vano della loggia; con un'altra serie, partente dal portico della contigua casa Sampieri, in Via S. Stefano, e collegantesi col pilastro destro della loggia, si era re cinta - come il sacrato di una chiesa - una porzione contigua del Carrobbio. Sui “fittoni” angolari del recinto esterno erano due marzocchi con lo stemma del Comune; contro il pilastro centrale della loggia era la Berlina, cioè un piedistallo, d'altezza circa tre piedi e capace di contenere un uomo in piedi o seduto, che serviva per fermare alla vista del pubblico con una catena i falliti dolosi. Nel muro di fondo della Loggia, allora intonacato, si aprivano due finestre di disegno apparentemente cinquecentesco; era una finestrella alta nella parte sinistra e vari stemmi nella destra, fra i quali quello papale. La porta, situata come oggi nella campata destra, era arricchita da due stipiti continuanti la ghiera dell'arco, in analogia con le bifore del piano superiore; nessuna traccia restava dei murelli seicenteschi” (BIBH: BAPB1235, p. 172); la seconda N_001224 “Una stampa del 1837, disegnata dall’ingegnere Carlo Scarabelli, ci mostra altre novità. L'autore, incaricato di effettuare un ennesimo restauro, aveva pensato di rendere simmetrici e porre in carattere Gòtico li vani che riferisconsi al Portico. Posta in asse con l'arcata destra della loggia la porta originaria, rifacendone l'arco in macigno, a formelle, e aggiungendovi stipiti pure a formelle ad imitazione delle soprastanti bifore, vi aprì sul vertice una rosa; quindi costruì una porta uguale, ma finta, e una rosa nel centro della campata sinistra. Del muricciolo e dei “fittoni”, interni ed esterni, non rimane traccia, nella stampa dello Scarabelli, e così della Berlina; vi vediamo, invece, come nella stampa settecentesca, lo zoccolo dei pilastri profilato con elementi che continuano quelli costituenti la parte superiore dei pilastri stessi” (BIBH: ibidem). Il 31 gennaio del 1950, ovvero qualche mese prima dell’uscita sul Bollettino d’arte, Il segretario generale della Camera di Commercio, Industria e Artigianato, scriveva al Barbacci, lamentando “una stonatura della parete di fondo” della facciata e facendo riferimento ad “antiche iconografie” che “riproducono il palazzo della Mercanzia ornato di due porte” gli chiese se era possibile riaprire la seconda porta sulla sinistra (FNTI: BAPF091). Barbacci, nella risposta del 6 febbraio gli rispose che la porta di sinistra era stata aggiunta dall’ing. Carlo Scarabelli nel 1837, e visto che non era originaria era stata tolta durante un restauro del 1886 affidato ad Alfonso Rubbiani e, pertanto, “non è quindi opportuno ricostruire un elemento non originario” (FNTI: BAPF092)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640770
  • NUMERO D'INVENTARIO N_001224/ N_001226
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA lettera (1)
    lettera (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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