Disegni e rilievi tecnici di Arrigo Stanzani per il restauro del Palazzo della Mercanzia

negativo documentazione di restauro, ca 1949 - ca 1949

L'insieme in esame è costituito da 3 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. Le lastre N_002370 e N_002371 presentano una mascheratura sul lato emulsione con carta nera su tutti e quattro i lati

  • OGGETTO negativo documentazione di restauro
  • SOGGETTO Architettura - Restauro - Danni di guerra - Guerra mondiale 1939-1945
    Emilia Romagna - Bologna - Palazzo della Mercanzia
    Ingegneri - Italia - Secc. 14.-15. - Lorenzo da Bagnomarino
    Architetti - Italia - Secc. 14.-15. - Antonio di Vincenzo
    Architetti - Italia - Sec. 20. - Stanzani, Arrigo
    Architettura - Disegni tecnici
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Stanzani (notizie 1939): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell’archivio fotografico della SABAP sono conservati 37 negativi su lastra di vetro (v. paragrafo OS - OSSERVAZIONI) che documentano il Palazzo della Mercanzia. Questa documentazione fotografica è stata realizzata tra il 1934 fino al 1950 da tre diversi fotografi: Bolognesi Orsini, Villani e Stanzani (quest’ultimo architetto della Soprintendenza ai Monumenti, eseguiva fotografie di documentazione per conto della stessa). I 3 negativi in esame, eseguiti da Stanzani, intorno al maggio 1949, mostrano dei disegni tecnici realizzati dallo stesso architetto per il restauro del Palazzo della Mercanzia dopo l’esplosione di una bomba il 27 settembre 1943. In particolare: N_002369 mostra la facciata; N_002370 il particolare del coronamento e della merlatura; N_002371 il balconcino della facciata. Il Palazzo della Mercanzia fu costruito dal 1384 al 1391 su progetto di Antonio di Vincenzo e di Lorenzo da Bagnomarino: realizzato interamente in mattoni rossi, ad eccezione del balcone col baldacchino e i trafori delle bifore, in pietra bianca, presenta una decorazione con formelle di terracotta intorno alle finestre e con gli stemmi delle arti nel fregio sottostante alla merlatura. Sia sulla facciata sia sui fianchi del palazzo sono presenti nicchie circolari al cui interno sono posizionati mezze figure di Santi e nella nicchia centrale della facciata la statua della Giustizia (BIBH: BAPB0110, p. 40). Come accennavo, l’esplosione avvenne il 27 settembre 1943; la ricostruzione dell’ossatura muraria avvenne subito dopo e fu conclusa nel 1944 (NCTN: 0800640762). Barbacci ci racconta che “Il restauro artistico potei iniziarlo solo dopo la guerra, nel febbraio 1947, e terminarlo nel marzo 1949, impiegandovi i fondi concessi dal Ministero della Pubblica Istruzione” (BIBH: BAPB0110, p. 40). Non deve stupire il fatto che sono presenti dei disegni del maggio del 1949, in quanto in verità alcuni lavori di restauro si protrassero fino al 1950. Nell’Archivio storico della Soprintendenza è stato possibile rintracciare un preventivo redatto da Barbacci il 18 agosto 1949 “per il compimento della riparazione dei danni di guerra” per una somma totale di £ 800.000 (FNTI: BAPF096). Il Ministero della Pubblica Istruzione in una lettera al Barbacci del 30 dicembre 1949 specificava che essendo la Mercanzia di proprietà della Camera di Commercio e che “tale ente non rientra tra quelli previsti dall’art. 27 della legge 26/10/1940, n. 1543, […] la relativa spesa non può essere a carico dello Stato”. Il 19 gennaio 1950, Barbacci scriveva all’on Avvocato dello Stato per chiedere se la Camera di Commercio rientrava veramente tra gli enti esclusi “dal beneficio delle riparazioni dei danni di guerra a spese dello Stato”. Qualche mese dopo, in una lettera al Ministero della Pubblica Istruzione specificava che “conosciuto il divieto, questa Soprintendenza ha rinunziato ad alcuni lavori progettati, limitando la spesa a L. 594.161.= allo scopo di facilitarne il pagamento” (FNTI: BAPF093). Per una maggiore completezza in merito ai restauri, si possono leggere le relazioni scritte da Barbacci (FNTI: BAPF085, BAPF087) oltre alle già citate pubblicazioni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640774
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_002369 a N_002371
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA relazione di restauro (1)
    relazione di restauro (2)
    relazione di restauro (3)
    relazione di restauro (4)
    relazione di restauro (5)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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