Piazza S. Domenico Monumento a Rolandino de Passeggeri P.AR Tomba di Rolandino de' Passeggeri dopo l'intervento di blindamento per la protezione antiaerea
negativo,
1941 - 1941
A. Villani & Figli (1932-1970)
1932-1970
La lastra era originariamente contenuta in pergamino; tale busta, con iscrizioni e annotazioni, si conserva separatamente. Sono visibili le impronte portalastre
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Scultura - Chiese - Monumenti sepolcrali
Emilia Romagna - Bologna - Piazza San Domenico - Tomba di Rolandino dei Passeggeri
Scultura - Conservazione - Guerra mondiale 1939-1945
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell’archivio fotografico della SABAP sono conservati 26 negativi su lastra (v. paragrafo RV - RELAZIONI) che documentano la tomba di Rolandino de’ Passeggeri dalla messa in sicurezza per la protezione antiaerea durante la Seconda guerra mondiale, al crollo dovuto alla caduta di una bomba il 24 luglio 1943 (BIBH: BAPB0110, p. 20), per poi passare al restauro fino al completamento dello stesso. Questa documentazione fotografica è stata realizzata dal 1940 ca. fino al 1952 da due fotografi bolognesi: Villani e Zagnoli. Il negativo in esame realizzato probabilmente da Villani, in un periodo tra l’agosto 1940 (periodo in cui erano stati messi in sicurezza l’Arca di Egidio de’ Foscherari, il Monumento a Francesco Tartagni e l’Arca di San Domenico) e l’aprile 1941 (data del disegno prospettico delle opere di blindamento del monumento, v. FNTI: BAPF021). Era stato proprio Villani ad eseguire le riprese prima menzionate, per questo motivo si crede che anche la lastra in esame sia a lui attribuibile. L’inquadratura mostra il monumento interamente coperto dalla protezione, ad eccezione della cuspide piramidale, e dietro di esso la Cappella Ghisilardi e il convento di S. Domenico. Lo Studio Villani, tra il 1920 e il 1950, è interprete di un periodo storicamente complesso, a cavallo tra le due guerre prima e affrontando la fase post bellica poi. In particolare, tra il 1943 e il 1945, lo Studio viene incaricato di eseguire campagne fotografiche volte a documentare i monumenti per avere un punto di riferimento per i successivi restauri ma anche gli esiti dei gravi bombardamenti che devastarono parte del centro storico di Bologna (BIBH: BAPB0109, p. 157). La tomba di Rolandino Passeggeri fu costruita a spese della Società dei Notai poco dopo la morte del famoso giurista e uomo politico avvenuta intorno al 1300 (BIBH: BAPB1215, p. 266). Essa è in realtà un monumento tombale, in quanto per rispettare la volontà di Rolandino stesso il suo sepolcro non costò più di dieci lire (BIBH: BAPB1215, p. 270). Barbacci così la descrive “opera dell’inizio del Trecento, costituita da una cella a colonnine col sarcofago contenente le ossa del Correttore della Compagnia dei Notai e di cinque successori, retta da colonne e coperta con una piramide in mattoni smaltati di verde” (BIBH: BAPB0110, p. 18). Di seguito la descrizione della protezione del monumento: “Nove colonne di pietra sorreggono in basso, una edicola a galleria di colonnette dov’è posata, al centro, l’arca; la tomba termina al sommo con una slanciata guglia piramidale rivestita di mattoni smaltati di verde, ripetendo, nell’insieme della costruzione, le tipiche forme a mausoleo, adottate nei sepolcri dei Glossatori presso la Chiesa di S. Francesco. Il Monumento è stato difeso innalzando lungo i quattro lati di esso un muro di mattoni per uno spessore di cm 30 e una alt. di m. 6,10, ossia fino all’imposta della piramide di coronamento, a cui il recinto esterno viene raccordato con piovente in tavole coperte di cartone catramato. Un riempimento di sacchi di sabbia è stato collocato attorno e dentro la galleria di colonnette che contiene l’arca nel piano superiore. Il ripiano superiore sul quale è appoggiata l’arca è stato sostenuto da solida travatura di legname che appoggia sui muri del recinto in modo da creare un valido sostegno indipendente dalle colonne. Lungo i quattro muri del recinto dalla parte interna, una scaffalatura in legname sostiene per tutta l’altezza un doppio strato di sacchi di sabbia” (BIBH: BAPB0109, p. 105)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640750
- NUMERO D'INVENTARIO N_001901
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE C SCAF. IV N. 163/ INVENT. N. 11703/ PROV. Bologna COMUNE Bologna/ LOCALITÀ Bologna/ MONUMENTO Piazza S. Domenico/ Monumento a Rolandino de/ Passeggeri P.AR/ FOTOGRAFO DATA / OSSERVAZIONI -
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
disegno tecnico (1)
disegno tecnico (2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0