divinità mitologiche; atleti; animali e mostri marini
decorazione musiva,
Canevari Angelo (1901/ 1955)
1901/ 1955
Rosso Giulio (1897/ 1976)
1897/ 1976
- OGGETTO decorazione musiva
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ATTRIBUZIONI
Canevari Angelo (1901/ 1955): disegnatore
Rosso Giulio (1897/ 1976): decoratore
Scuola Mosaicisti Del Friuli (1922/)
- LOCALIZZAZIONE Complesso del Foro Italico
- INDIRIZZO piazza Lauro De Bosis 15, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel novembre del 1934, nel corso dei lavori per il pannello musivo destinato alla Casa Sperimentale dell'Opera Nazionale Balilla (poi Casa delle Armi), Canevari annunciò ad Antonio Baldini, direttore della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo, che gli era stata affidata da Renato Ricci la decorazione della piscina coperta e che pensava di farla eseguire alla Scuola. I lavori erano definiti urgentissimi da Ricci, che voleva fossero completati entro il 21 aprile 1935 in occasione dei Littoriali (Spilimbergo, Archivio e Gallerie della Scuola Mosaicisti del Friuli, b. 70, fascicolo Foro Mussolini 1933-1940, part. 55, telegramma di Renato Ricci, Roma 12 dicembre 1934). Nell'offrire alla Scuola Mosaicisti l'opportunità del lavoro Canevari sottolineava: "Questa è la volta, caro Baldini, che la scuola di Spilimbergo passerà alla Storia". Riferiva poi che la superficie da ricoprire era di mq 1.127 e comprendeva "il rivestimento di fondo in marmo in un'enorme sfumatura di toni grigi-bianchi, sul quale verranno incastrate le figure in smalto colorate, una 50ina (sic) in tutto di m 3.50 di altezza massima" (Ivi, lettera di Angelo Canevari ad Antonio Baldini, 28 dicembre 1934). La ricca documentazione conservata presso l'archivio della Scuola Mosaicisti del Friuli consente di ricostruire con esattezza le diverse fasi della decorazione musiva della piscina, dalla elaborazione di disegni, bozzetti e cartoni affidati per le pareti a Canevari e per il pavimento a Giulio Rosso alla traduzione di questi in lucidi da parte degli allievi della Scuola di Spilimbergo, che si occuparono della realizzazione a mosaico (a tessere di marmo dipinto a smalto) con la tecnica a rivoltatura su carta. I mosaici, suddivisi in parti e numerati, erano poi inviati a Roma col treno, imballati in casse, e messi in opera da una squadra nominata e costantemente monitorata da Baldini (dai documenti conservati a Spilimbergo emergono i nomi dei maestri Francesconi e Teia). Ad eccezione dei gruppi di Tuffatori per l'angolo formato dalla parete verso l'esterno con quella di fondo (trampolino), bozzetti e cartoni furono inviati a Spilimbergo da Canevari e Rosso nel dicembre 1934 e tradotti in mosaico dagli allievi della Scuola di Spilimbergo fra 1935 e 1936 per essere messi in opera dal 1936 al 1937. Intorno alle figure Canevari tracciò delle "sfumature" la cui realizzazione fu affidata al buon gusto di Baldini, mentre il pittore si raccomandò di tenere bassi i toni del chiaroscuro, che dovevano essere "leggere soprattinte ove trionfi solamente il contorno esterno". I panneggi erano invece "un po' complicati ciò gioverà molto per contrasto alle zone larghe delle figure". Renato Ricci volle iniziare il rivestimento della piscina solo quando tutti i cartoni, delle pareti e del pavimento, fossero state completati (Ivi, part. 57, lettere di Angelo Canevari ad Antonio Baldini s.d., ma marzo 1935; 6 marzo 1935; 18 marzo 1935; 29 aprile 1935). Contrariamente a quanto sino ad oggi sostenuto dagli studiosi, la decorazione non era ancora terminata all''inaugurazione della piscina, il 16 maggio 1937. Lo dimostra il Giornale Luce B1114, un cine-giornale dell'Istituto Luce filmato un mese dopo l'apertura al pubblico, che mostra come gli angoli delle pareti lunghe confinanti con la parete che dà sull'atrio fossero, come quest'ultima, ancora privi di figurazioni. Circa la conclusione dei lavori, emergono dai documenti conservati a Spilimbergo la soddisfazione di Canevari e alcune riserve da parte degli operai. La decorazione riveste l'intero ambiente della Piscina coperta, secondo due temi iconografici: quello eroico/atletico svolto sulle pareti laterali, ove gruppi di atleti sono raffigurati in varie attività sportive o in posizione di riposo, e quello mitologico sulla parete di fondo, ove una teoria di divinità mitologiche greche alludenti alla forza, all'intelligenza, alle arti e ai numi protettori delle acque sembra presenziare ai giochi natatori
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201205528-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0