pesci, animali anfibi, nuotatori e mostri marini

decorazione musiva, ca 1937 - ca 1937
  • OGGETTO decorazione musiva
  • MISURE Profondità: 3600 cm
    Larghezza: 6200 cm
  • ATTRIBUZIONI Rosso Giulio (1897/ 1976): disegnatore
    Scuola Mosaicisti Del Friuli (1922/): decoratore
  • LOCALIZZAZIONE Complesso del Foro Italico
  • INDIRIZZO piazza Lauro De Bosis 15, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo gruppo di disegni inviati da Rosso alla Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo il 20 dicembre 1934, raffiguranti cavalli marini e pesci, comprendeva un piano generale quotato in scala 1:20. L'artista suggeriva di non cominciare dal pavimento sotto il fregio poiché era "pochissimo decorato", ma di iniziare dalla fascia sotto le gradinate posta in comunicazione con l'ingresso; fascia che era "il pezzo più complesso". Gli altri cartoni sarebbero seguiti girando sul lato destro della piscina (Spilimbergo, Archivio e Gallerie della Scuola Mosaicisti del Friuli, b. 70, fascicolo Foro Mussolini 1933-1940, part. 54, lettera di Giulio Rosso ad Antonio Baldini, Roma 20 dicembre 1934). Questi furono inviati nel gennaio 1935 insieme al piano generale dei gruppi. L'esecuzione dei cartoni costò lire 44.836 con fattura staccata il 5 maggio (Ivi, Estratto Conto 11 marzo 1937). I cartoni sono andati perduti, mentre a Spilimbergo sono conservati il bozzetto a tempera della firma di Rosso e il lucido del piano di posa per un gruppo di animali marini, insieme a bozzetti ed eliografie per la decorazione della piscina pensile realizzata nello stesso Palazzo delle Terme. Nel novembre 1935 iniziò la messa in opera del pavimento della piscina, partendo dal lato sotto le gradinate, come aveva suggerito Rosso (Ivi, lettera di Alfio Tambosso ad Antonio Baldini, Roma 13 novembre 1935; idem 26 novembre 1935). Precise disposizioni regolavano la posa in opera: i gruppi dovevano essere tolti uno ad uno dalle casse in numero non superiore a tre e dovevano essere applicati partendo dall'asse di simmetria centrale. La masticatura doveva essere "senza colore per i fondi bianchi e color marrone scuro per le parti in marmo nero", come indicato in un documento che menziona il nome del capo mosaicista incaricato, il signor Francesconi (Ivi, part. 57, Disposizioni relative al proseguimento della posa in opera Mosaici Piscine per il capo mosaicista Sig. Francesconi, Spilimbergo 11 novembre 1935). Le tessere di mm. 20 x 15 dovevano essere tagliate in tre, quelle da mm. 10 x 20 e mm. 17 x 17 dovevano essere tagliate in due solo se erano poste vicine. Rosso giudicò ottimo il sistema (Ivi, part. 54, lettera di Giulio Rosso ad Antonio Baldini, Roma, 17 gennaio 1935). Nel dicembre 1935 l'applicazione del pavimento sotto le scalinate fu completata (per un totale di mq. 82.40 di mosaico) e si sarebbe dovuto procedere con il lato sud (Ivi, part. 57, lettera di Antonio Baldini a Direzione lavori, Spilimbergo 3 dicembre 1935). Questo però era occupato dai materiali, mentre sul lato settentrionale era ancora montato il ponte per la posa in opera del fregio e su quello orientale c'erano i ponti per montare i vetri (Ivi, part. 57, lettera di Alfio Tambosso ad Antonio Baldini, Roma 1 dicembre 1935). I lavori furono pertanto sospesi alla fine del dicembre 1935 (Ivi, part. 57, lettera di Lanfritt a Renato Ricci, Spilimbergo 26 dicembre 1935). Completato il fregio si tolsero finalmente i ponteggi e si continuò nell'aprile 1936 la posa del pavimento anche sui lati corti, mentre il secondo lato lungo verso le finestre fu completato nell'aprile 1936 (Ivi, part. 75 bis, lettera di Alfio Tambosso ad Antonio Baldini, Roma 2 aprile 1936; idem, Roma 14 aprile 1936). La finitura superficiale fu eseguita mediante un procedimento di burattatura. Rosso elaborò motivi acquatici già adottati nell'anello musivo della fontana della Sfera, ispirati ai mosaici di Ostia antica, in particolare delle Terme di Nettuno e dei Sette Sapienti. Le stesse figure, per esempio l'iguana, il serpente, il pesce spada, furono utilizzati più volte in gruppi diversi, non solo nelle piscine, ma anche nel piazzale e nel viale dell'Impero. Rispetto a i mosaici di Canevari, quelli di Rosso sono molto più elaborati, ricchi di dettagli ottenuti con filettature contrastanti e con inversioni cromatiche tra il bianco e il nero. La sua impeccabile professionalità emerge dalle lettere inviate alla Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo con le esatte misure dei gruppi figurati, inquadrati dalle fasce, e dettagliate istruzioni sul modo di procedere nei lavori
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201205528-5
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • ISCRIZIONI lato lungo dell'ingresso entro riquadro - Giulio Rosso - stampatello - a mosaico -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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