scena allegorica: Genio Italico, Icaro, cavalli del sole, atleti

decorazione musiva,
  • OGGETTO decorazione musiva
  • MATERIA E TECNICA vetro di Murano/ mosaico
  • ATTRIBUZIONI Canevari Angelo (1901/ 1955): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Complesso del Foro Italico
  • INDIRIZZO piazza Lauro De Bosis 15, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fu Renato Ricci in persona a stabilire i caratteri essenziali del grande pannello musivo destinato a decorare l'esterno della Casa delle Armi, concepita inizialmente dall'architetto Luigi Walter Moretti, che dal 1933 era a capo dell'ufficio revisione dei progetti dell'Opera Nazionale Balilla, come Casa-Tipo o casa Balilla sperimentale. "In quanto all'esecuzione del mosaico - ricordava Moretti - [...] S.E. Ricci nel parlarmene, mi accennò come a lui piacerebbe, invece del liscio e regolare, come quelli della Sala di Arnaldo, ruvido e irregolare come quelli di Ravenna". Affidato da Moretti a Canevari, il mosaico doveva essere pronto per l'inaugurazione dell'edificio fissata al 28 ottobre 1934, data che finì per slittare al 5 aprile 1936 insieme alla conversione da Casa-Tipo o casa Balilla sperimentale a casa razionale dell'Ordine Nazionale Balilla, a Scuola o Accademia fascista di Scherma e infine casa delle Armi. Moretti precisò le dimensioni del pannello musivo nell'ottobre 1934 e Canevari terminò il lavoro nell'aprile del 1935. Dovette però, per decisione di Ricci, rimettervi le mani per cambiare il colore del fondo, che da rosso, com'era stato pensato ed eseguito in origine, sarebbe divenuto oro. "S.E. vuole assolutamente che venga cambiato il fondo del pannello alla Casa-Tipo Moretti. Vuole che sia scalpellato il rosso e che sia sostituito con un fondo oro tutto. Ho cercato di tutto per distoglierlo da questa decisione ma è stato irremovibile, perché dice [...] che il tono del pannello gli ammazza l'architettura, cioè gli buca troppo il bianco del marmo". Nell'autunno del 1935 Canevari rifece il fondo in una gamma variata di oro, "verde, argento, limoncino, naturale", che subì qualche alterazione perché alla fine apparve più scura del previsto. "L'Architetto si aspettava un'oro [SIC] differente, credeva, dice lui, che si dovesse mettere oro limoncino o qualche cosa di più chiaro", ricordava Canevari. La Scuola Mosaicisti del Friuli realizzò il cartone di Canevari con tessere di grandezze variabili, ruvide e irregolari, tagliate a mano e perciò assai sensibili alle variazioni della luce. Un bozzetto costituito da cinque cartoni intelaiati insieme rappresentanti le diverse figure del pannello è conservato presso la Scuola Mosaicisti del Friuli a Spilimbergo. Un precoce distacco di tessere, verificatosi poco tempo dopo la messa in opera del pannello in facciata, dispiacque e irrigidì Ricci. L'iconografia di Icaro costituiva un omaggio alla passione aviatoria di Mussolini (passione emulata peraltro dallo stesso Ricci), così come era un tributo al Duce l'Ercole dello scomparso mosaico nella Sala di Scherma (eseguito dallo stesso Canevari)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201205537
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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