San Simone

statua,
Cametti Bernardino (attribuito)
Gattinara 1669/1670 ca. / Roma 1763

Figura maschile con sguardo verso il basso e bocca socchiusa; capelli e barba resi con ciuffi scomposti; alza il braccio sinistro puntando l'indice verso l'alto e con la mano destra impugna una sega posta dietro la gamba. Poggia il piede destro sopra la schiena di un busto maschile riverso a terra e privo di braccia. Indossa una veste lunga e aperta sul petto tanto da lasciargli scoperta la spella destra; il mantello è posto sul braccio sinistro sollevato e ricade dietro alla schiena fino a terra e davanti trasversalmente alla figura, finendo dietro alla gamba destra

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
  • ATTRIBUZIONI Cametti Bernardino (attribuito): scultore
  • LOCALIZZAZIONE Magazzini dell'Opera del Duomo
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In occidente per influsso della "Legenda aurea" il martirio di S. Simone è rappresentato in modo differente rispetto agli Atti degli Apostoli; non appare infatti sgozzato, ma segato in due. Perciò ha talvolta come attributo la sega, la quale compare anche nella statua di Orvieto. Invece la presenza del busto sotto i piedi dell'apostolo può essere spiegata come allusione al fatto che in Persia fece spezzare gli idoli del tempio e per questo fu ucciso dai sacerdoti. L'opera venne realizzata da Bernardino Cametti, scultore romano che ebbe uno studio nell'Accademia di Francia a Roma, fatto eccezionale per un artista italiano, il che spiega la notevole influenza che ebbe sulla sua evoluzione artistica la scultura francese. La sua prima opera è il rilievo con la canonizzazione di S. Ignazio nella Cappella del Santo nella chiesa del Gesù a Roma (1695-98). Attorno al 1714 fu chiamato a Orvieto dalla Fabbrica del Duomo per scolpire una cornice all'immagine sacra della Cappella del Signorelli. Nel giugno di quell'anno egli firmò un contratto con cui si impegnava a "fare le due statue di marmo che mancano nelli due primi pilastri a mano dritta dell'ingresso di detta Cattedrale, uno che deve rappresentare l'Apostolo Simone e l'altro l'Apostolo S. Giacomo minore"(A.O.D. Orvieto, Rif. 1680-1735, c.266). Il Cametti fece, come da contratto, due bozzetti delle statue tuttora conservati e terminò le sculture nel 1722 (A.O.D., Mem. IX, c. 83; Rif. 1680-1735, c.330). La statua di S. Simone era collocata di fronte all'ultima colonna di destra della navata centrale del Duomo, come viene raffigurata in una incisione del 1791 (Della Valle, II, tav. IV). Nel 1897 venne trasferita nel Palazzo Soliano, adibito a Museo dell'Opera (A.O.D, Orvieto, b.29. f.IX); per riportare il Duomo al suo aspetto originario furono tolte tutte le statue degli Apostoli, che decoravano la navata secondo un progetto risalente a Ippolito Scalza
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000064822
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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