retablo ad ante, 1714 - 1717
Cametti Bernardino (attribuito)
Gattinara 1669/1670 ca. / Roma 1763

L'arredo si compone di due parti distinte: l'altare e il tabernacolo a muro. L'altare è formato fda un nucleo centrale in muratura, semplicemente dipinto di bianco con una croce sagomata al centro, al quale sono aggrappati due elementi laterali a forma di mensola in legno dipinto a simulare il marmo giallo. Al di sopra della mensa s'imposta una mostra in marmo decorata con motivi a rombo. Sul piano dell'altare è il tabernacolo, adffiancato da due colonne con capitelli corinzi sormontato da un timpano curvo e spezzato, decorato con elementi del lessico architettonico: al sommo del fastigio, in marmo bianco, sono due teste di cherubini. Intorno allo sportello del tabernacolo si dispongono motivi decorativi ed archetti e stelle in marmo policromo. Sullo sportello stesso è raffigurato un calice con ostia tra nuvole eraggi. Addossato alla parete di fondo è il tabernacolo dell'Icona: una gloria di raggi in stucco dorato circonda una cornice ovale di colre giallo. L'insieme è sorretto lateralmente da due grandi angeli alati in stucco bianco, in basso compare un afigura, sempre in stucco bianco, di un cherubino con drappo, mentre in alto altri due cherubini, a mezzo busto, sembrano affacciarsi, accompagnati da latre due teste angeliche. L'arredo è concluso al sommo da un fregio

  • OGGETTO retablo ad ante
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    Marmo
  • ATTRIBUZIONI Cametti Bernardino (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Orvieto (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE con capitelli compositi in stucco bianco, ai quali si sovrappongono altre teste di cherubini, lateralmente l'arredo è rifinito con elementi sagomati in marmo rosso e bianco. Le notizie sull'altare e sulle vicende ad esso relative sono singolarmente scarse: sembra che originariamente al muro di fondo della Cappella fosse addossato un altare col grande tabernacolo dell'Assunta, rimosso nel 1501-1502 (Perali 1919, p. 144). Nel 1622 si provvide alla realizzazione diu un altare in legno 8Perali 1919) ma solo nel 1714-17 si giunse alla sistemazione attuale della mensa e del tabernacolo a moro ad opera di B. Cametti (Thieme Becker 1911; Perali 1919, p. 257). Il punto focale dell'insieme è costituitio non tanto dall'altare in sè, quanto dallo scnografico tabernacolo a muro; l'origine di questo tipo di realizzazioni risale a modelli seicenteschi, come ad es. le glorie dell'altare e gli apparati effimeri messi in opera nelle chiese, soprattutto romane , in occasione delle ricorrenze liturgiche solenni, specialmente le Quarantore (M.Fagiolo Dell'Arco-S. Carandini, L'effimero barocco, Roma 1978, vol. II, pp. 29-34). ma il modello che più deve avere influit5o su queste correnti senz'altro può essere considerato la Cattedra di S. Pietro del Bernini (1656-1666). Il tabernacolo di Orvieto si rifà a modi tardo berniniani anche per la tipologia generale degli Angeli, anche se la taglia slanciata delle figure e gli atteggiamenti aggraziati tensono ad assimilarli a figure analoghe presenti nelle decorazioni in stucco dei primi del XVIII sec. delle più importanti chiese ed oratori romani. Il riscontro più calzante può essere offerto dagli Angeli e putti visibili nelle decorazioni della Chiesa e dell'Oratorio di S. Maria dell'Orto a Roma. Del resto il tema dei putti e degli angeli si ritrova in varie opere del Cametti, a partire dal rilievo per l'altare di S. Ignazio nella chiesa del Gesù a Roma (1698), fino a quello dell'altare dell'Annunciazione nella Basilica di Superga (1730)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016152-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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