tre Virtù Teologali

statua, 1302 - 1310

La colonna figurata consta di una base ottagonale con le figurazioni delle Arti Liberali più la Filosofia, di un plinto tondo decorato con folgie d'acanto, che raccorda la base al fusto. Quest'ultimo con la rappresentazione delle Virtù Teologali. Sopra le tre virtù un capitello a doppio giro di foglie acantacee. Una specie di rosone ottagonale collega il sostegno al soffitto, costituito da una successione di cornici

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
  • MISURE Altezza: 162 cm
  • ATTRIBUZIONI Giovanni Pisano (1248 Ca./ 1314-1319)
  • LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dopo lo smantellamento del pergamo questo gruppo scultoreo peregrinò come arredo nelle varie stanze delle case dell'Opera, fino alla ricostruzione del 1926. Il plinto cilindrico decorato a foglie d'acanto è sicuramente antico, infatti compare già collegato al gruppo soprastante nell'incisione di primo Ottocento di Giovan Paolo Lasinio (1814-1825, tav. LXXXIII, n. 164). In un unico blocco di marmo sono scolpite sia le tre figure superiori, rappresentanti le tre "Virtù Teologali" che il grande capitello. Molti dubbi sulla reale pertinenza suscita il "rosone" di collegamento col piano soprastante; non rappresentato nell'incisione menzionata, era invece previsto nel modello Fontana ed era già collegato alle figure sottostanti quando queste vennero esposte nel Museo Civico a partire dal 1894 (fotografia Alinari 8679). Non sembra comunque trattarsi di un 'integrazione di Sarrocchi, bensì di un elemento più antico, scolpito in epoca imprecisata, che mostra segni di degrado connessi a una prolungata esposizione all'aperto. Quando alla fine del '700 Ranieri Tempesti, nel Da Morrona e l'allora Operaio della Primaziale Camillo Borghi maturarono l'idea di realizzare in camposanto un museo di opere significative della storia cittadina, l'interesse cadde anche su alcuni pezzi del pulpito di Giovanni Pisano conservati dal primo '600 nei depositi del Duomo.(ASP, Opera del Duomo 1266, c. 326). Tra questi il gruppo delle 'Virtù teologali' che fu inizialmente esposto all'angolo sud est del giro interno, sormontato da un capitello e da una statuetta femminile non identificata, il tutto sopra la base ottagonale (Da Morrona 1798). Già nel 1812 le 'Cariatidi' e la statuetta sono segnalate dal Da Morrona nella testata oppoasta dell'edificio, all'incrocio dei corridoi ovest e nord. Solo dopo quattro anni, quando il Camposanto prende la configurazione di museo volutada Lasinio, si assiste ad un ulteriore trasferimento del gruppo plastico, privo della statuetta e del capitello sovrastanti, all'estremità destra del corridoio estsopra un capitello, nello stesso luogo in cui è rimasto fino al 1894 (Brogi n. 3374), quando è passato al Museo Civico per la ricomposizione del pergamo di Giovanni (Atto di consegna, 43)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900665649-9
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Opera Primaziale Pisana
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1993
    1995
    2002
    2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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