miniatura, insieme di Maestro dei graduali (attribuito) - ambito pisano (ultimo quarto sec. XIV)

miniatura
Maestro Dei Graduali (attribuito)
notizie ultimo quarto sec. XIV

Il corale è composto da cc. I+245+I (le prime dieci carte e le ultime cinque sono state aggiunte in epoca successiva) con numerazione in cifre arabe fino alla carta 10, poi la carta è numerata in cifre romane ad inchiostro rosso partendo da 1. La carta ha 6 tetragrammi in rosso e 6 righe di scrittura gotica in inchiostro nero e per alcune parti in rosso . Le carte risultano rifilate. L'impianto decorativo è costituito da 666 iniziali a filigrana rossa e blu, fra cui anche delle rifesse, 59 iniziali miniate decorate, 4 figurate di cui 3 con storia

  • OGGETTO miniatura
  • MATERIA E TECNICA pergamena/ miniatura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Pisano
  • ATTRIBUZIONI Maestro Dei Graduali (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il corale fa parte del nucleo di corali eseguiti per la Primaziale e conservati in cattedrale in un armadio, come riporta la Dalli Regoli (1993, p. 148), "situato presso il presbiterio". Nel 1912 risulta in deposito presso l'Archivio Capitolare dove rimase fino al 1986 anno in cui giunse al Museo dell'Opera del Duomo. Il Papini (1912) ascrive l'illustrazione del Corale ad un maestro attivo nella prima metà del XV secolo di ambito pisano ma con forti influenze senesi. Nel catalogo della "Mostra d'arte sacra antica" del 1953 viene invece assegnato ad un maestro di scuola pisana della metà del secolo XIV riscontrando però "forti influssi senesi". Il Salmi (1954) riconosce la stessa mano del miniatore del corale B4 ascrivibile ad ambito pisano. Di quest'ultima idea è anche la Dalli Regoli (1963) che attribuisce ad un anonimo maestro, che chiamerà Maestro dei graduali dell'Opera, la paternità delle miniature di entrambi i corali. Secondo la studiosa l'anonimo maestro doveva appartenere ad un'officina di cultura fondamentalmente martiniana con qualche riferimento a Pietro Lorenzetti nell'intimità della raffigurazione di alcune scene come nella "Madonna con Bambino" (lett era G, c. CCVIIr.), anche se nelle miniature del corale le figure sono impostate in modo estremamente semplice e modesto, prediligendo la quantità alla qualità. Dilatando infatti le immagini rispetto alla notazione musicale e al testo scritto vengono spesso sacrificati la cura dei particolari a vantaggio dell'effetto di insieme che risulterà estremamente accattivante grazie all'ausilio di colori caldi e brillanti esaltati dal largo uso dell'oro presente anche sotto forma di pastiglie sparse fra i fogliami lussurreggianti. Il Maestro risulta comunque molto legato anche alla tradizione pisana dei pittori attivi nel Camposanto riproponendo infatti alcuni schemi già collaudati negli affreschi come ad esempio nell' "Ascensione di Cristo" (lettera V, c. XLv)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769222-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769222_00
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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