storie di Cerere
soffitto dipinto,
1555-1556
Vasari Giorgio (1511/ 1574)
1511/ 1574
Marchetti Marco Detto Marco Da Faenza (1526 Ca./ 1588)
1526 ca./ 1588
Mariotto Di Francesco Mettidoro (/ Post 1548)
/ post 1548
Maestro Di Antonio Di Monna Mattea (notizie Seconda Metà Sec. Xvi)
notizie seconda metà sec. XVI
Soffitto scompartito a lacunari
- OGGETTO soffitto dipinto
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ATTRIBUZIONI
Vasari Giorgio (1511/ 1574): progetto, parziale esecuzione
Gherardi Cristofano Detto Doceno (1508/ 1556): parziale esecuzione
Marchetti Marco Detto Marco Da Faenza (1526 Ca./ 1588): esecuzione del palco, preparazione delle tavole
Mariotto Di Francesco Mettidoro (/ Post 1548): doratura
Maestro Di Antonio Di Monna Mattea (notizie Seconda Metà Sec. Xvi)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Vecchio
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Vecchio o della Signoria
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tema mitologico derivato dalla "genealogia deorum" del Boccaccio fa parte del programma iconografico suggerito da Cosimo Bartoli per la decorazione del quartiere degli Elementi. Spetta tuttavia al Vasari, nei "Ragionamenti" al principe Francesco, l'istituzione di una stretta corrispondenza tematica fra le storie dei celesti qui narrate e quelle della famiglia Medici, illustrate nel quartiere sottostante di Leone X ("non è niente di sopra dipinto che qui di sotto non corrisponda"). Cerere, dea delle messi e benigna verso gli uomini diventa così prefigurazione di Cosimo il Vecchio. La datazione, basata sulle "Ricordanze" vasariane è 1555-1556. Non altrettanto chiara è la distinzione fra le varie mani. Vasari precisa soltanto l'intervento finale del Doceno nel quadro della Cerere mentre per la presenza di Marco da Faenza si contenta di una menzione generica nella vita del Primaticcio ("è di sua mano la maggior parte degli ornamenti di venti diverse sale che sono nel Palazzo ducale"), e circa l'attribuzione anch'essa al Doceno di alcuni putti e festoni "in certi angoli" non spiega se si tratta dei putti del fregio sotto il soffitto o piuttosto di quelli nelle tavole triangolari ai lati di Cerere. Gli studi più recenti (Cecchi, 1977, 1980) propendono per un'ampia partecipazione di Marco da Faenza(fregio con putti, decorazioni a grottesche, medaglioni con le divinità) limitando l'intervento del Doceno al completamento della tavola di Cerere e assegnando al Vasari i triangoli con i putti reggighirlanda e le figure di divinità
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281615-0
- NUMERO D'INVENTARIO Palazzo Vecchio, Catalogo delle cose d'arte, n. 657
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1998
1999
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0