Le Nozze di Ester e Assuero. Banchetto di Ester
dipinto,
1549 - 1549
Vasari Giorgio (1511/ 1574)
1511/ 1574
tavola costituita da 39 assi mediamente di 18 cm tenute da due grandi traverse; con cornice
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 280 cm
Larghezza: 712 cm
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ATTRIBUZIONI
Vasari Giorgio (1511/ 1574): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna
- LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna
- INDIRIZZO Via S. Lorentino, 8, Arezzo (AR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'Autobiografia e nei Ricordi si parla abbondantemente della tavola dipinta su una cornice lignea pensata da Vasari, direttamente posta sul muro sotto un affresco con Cristo che porge una corona di fiori, andato perduto, come si trattasse di un affresco, per consetirgli di carpire i migliori effetti luministici. Oltre che nella scelta tematica, Vasari elabora una soluzione assolutamente innovativa che si rivela nella sua trasformazione dai primi disegni, oggi rispettivamente a Francoforte sul Meno (Städelsches Kunstinstitut und Städtisches Galerie, inv. 428) e a Firenze (Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, inv. 791 E), in cui la scena era collocata all’interno di un solido impianto architettonico scompartito in tre ali da quattro filari di colonne che avevano il loro punto di fuga in una finestra centinata sullo sfondo (modelli costruttivi di ambito fiorentino, quali l’affresco nel Cenacolo di San Salvi di Andrea del Sarto, 1511-1527 o la Provvidenza dei Domenicani nel refettorio grande di S. Marco, opera di Sogliani, 1536), all’impostazione dell’ultimo disegno (Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, inv. 647 F) che passò poi anche nella tavola. La dislocazione di sbieco della mensa, intorno alla quale si affollano non solo numerosi convitati, ma anche una vasta schiera di servitori richiama soluzioni di area artistica-culturale sicuramente non toscane. Di fatto Vasari, o il suo committente, poteva aver visto lo splendido stendardo processionale che Tiziano realizzò per Compagnia del Corpus Domini di Urbino fra il 1542 e il 1544 da cui probibilmente prese spunto anche per i virtuosistici effetti luministici della bottiglieria. Nelle suppellettili è difficile non ravvisarvi lo sfarzo del Banchetto nuziale che la bottega di Giulio Romano dipinse nella Sala di Psiche in Palazzo Te, a Mantova (1526-1528), ciclo affrescato da cui Vasari rimase molto colpito e che descrisse ampiamente nella seconda redazione delle Vite, servendosi come pro memoria di una stampa di Battista Franco. La figura maschile all'estrema sinistra, stante e panneggiata di giallo è una ripresa letterale della scultura con il Fariseo di Francesco Rustici nel gruppo della Porta Nord del Battistero fiorentino. Della figura esiste anche un disegno preparatorio nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi (inv 6469F). La stessa figura è ripresa da Vasari nella Deposizione di Camaldoli. Tra i presunti ritratti, oltre all’effige sulla superficie traslucida dell’anfora metallica in primo piano del monaco committente che chiedeva insistentemente di essere ritratto, si possono riconoscere l’abate Don Benedetto (sulla destra, con il capo velato di scuro) alle cui spalle nella tavola vasariana fa capolino il profilo di un altro monaco, quasi sicuramente il «Camarlingo del Monastero» ricordato da Brizi. Inoltre, è possibile riconoscere nel personaggio che ci fissa sulla sinistra della tavola il Vincenzo Borghini giovane, cui Vasari volle rendere un tempestivo tributo per i suoi buoni uffici nell’accordo matrimoniale con Francesco Bacci e per l’attenta opera di revisione delle bozze di quella che sarebbe diventata la prima edizione delle Vite, Torrentino 1550. Il contratto stipulato il 13 luglio 1548 con l’abate del monastero delle Sante Fiora e Lucilla, con il quale si impegnava a realizzare «una tavola longa bracia 12, alta 6, qual va per ornamento del reffettorio del detto monasterio», è oggi conservato nella Biblioteca della Città di Arezzo (ms. 275, c.24r)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900258172
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna - Arezzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- ISCRIZIONI cornice - DESPONSATA/ ECCLESIA - Giorgio Vasari - capitale - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0