monumento funebre, 1524 - 1534

Basamento, sostegni incavati, sarcofago con coperchio 'spezzato' a volute,sormontato da statue, nicchie laterali, nicchia centrale contenente statua a tutto tondo, lesene con capitelli, architravi con semi-colonnine modulato

  • OGGETTO monumento funebre
  • ATTRIBUZIONI Montorsoli Giovanni Angelo (1507 Ca./ 1563): PARZIALE ESECUTORE
    Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Cappelle Medicee
  • LOCALIZZAZIONE Cappelle Medicee
  • INDIRIZZO Piazza di Madonna degli Aldobrandini, 6, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dopo aver terminato (1524 ca.) la struttura architettonica della Sagrestia Nuova (alla cui scheda si rinvia cfr. 09/00281357) Michelangelo realizzò i modelli per i sepolcri di Giuliano, duca di Nemours morto nel 1516, e di Lorenzo, duca d'Urbino, morto nel 1519. Originalissimo e complesso è il programma iconografico dei due sepolcri, oggetto di varie e dibattute interpretazioni critiche; è comunque accertata l'influenza del pensiero neo-platonico (cfr. C. de Tolnay). L'impianto delle tombe rappresenta infatti la liberazione dell'anima dal corpo dopo la morte. Le statue della Notte, del Giorno, dell'Aurora, del Crepuscolo simboleggiano, insieme alle statue dei Fiumi che avrebbero dovuto essere collocate alla base dei sarcofagi, il destino umano. Complessa è stata la fase progettuale delle tombe. Nel 1520 Michelangelo aveva progettato una tomba al centro della sagrestia, ma il committente, cardinale Giulio de' Medici, giudicò la misura di 4 braccia pensata dall'artista non potesse essere sufficiente per contenere i sarcofagi, che originariamente dovevano essere quattro, quelli mai realizzati di Giuliano e di Lorenzo il Magnifico e quelli di Giuliano di Nemours e di Lorenzo duca d'Urbino. Michelangelo ingrandì allora il monumento di altre 2 braccia, ma il cardinale non si dichiarò soddisfatto del poco spazio lasciato lateralmente per il passaggio, e suggerì di trasformare la tomba in un arco quadrifronte per facilitare gli spostamenti all'interno dell'ambiente e ridusse le tombe a due soltanto. Questa idea fu sviluppata da Michelangelo fino a giungere all'attuale disposizione delle tombe appoggiate alle pareti armoniosamente integrate nell'impianto architettonico. Il progetto definitivo risale al dicembre del 1520 e i lavori di estrazione del marmo di Carrara procedettero dal 1521. Per i sarcofagi Michelangelo si ispirò a quello antico in porfido che si trovava davanti al Pantheon. Per i disegni preparatori cfr. De Tolnay C., 1975-, v. II, pp. 40-49, nn. 207bis-211, 212-219, 221-226, 228-229. Per le copie e le derivazioni cfr. De Tolnay C., 1948, v. III, pp. 155 e ss
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281336-0
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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